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Cronaca

Ponte d'Oddi saluta Mirco Paggi, folla nella chiesa di San Giovanni Apostolo

In tanti al funerale del 43enne ucciso in strada a colpi di fucile

Padre Francesco, nell'omelia durante la messa funebre per Mirco Paggi, usa l'esempio di chi in auto guida con il cellulare in mano, mandando messaggi: "Dice: per me non è pericoloso, per me va bene. E anche nei confronti di Mirco se ne sono sentite e scritte tante: è buono, è cattivo, è un bravo ragazzo, è un violento". Il suo invito è quello di non mettere la propria persona al centro, filtro di ogni giudizio su se stessi e sugli altri, non giudicare, ma valutare quanto in una vita si è fatto per il prossimo, come il passo del Vangelo letto in chiesa durante la funzione ricordava e sottolineava.

Mirco Paggi, 43 anni, è stato ucciso mercoledì 10 aprile con due colpi di fucili da Antonio Catalano, sessantenne di origine siciliana, da qualche anno residente in via Porta, nel quartiere dove Mirco, invece, ha vissuto da sempre, conosciuto da tutti. Una questione di soldi, sembra, il movente del delitto. Soldi e la minaccia di fare del male al figlio, secondo l'omicida reo confesso, che dopo aver sparato si è consegnato alla polizia allertata da un vicino di casa, richiamato all'esterno dell'edificio dai due colpi sentiti poco prima di cena di quel mercoledì diventato tragico.

Alle esequie del 43enne anche il sindaco Andrea Romizi e l'assessore Massimo Perari, in forma privata, mescolati con tanta gente comune, amici, parenti, persone del quartiere, che si sono ritrovate davanti alla chiesa per salutare Mirco, strappato alla vita da un atto che difficilmente trova perché.

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