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Cronaca Centro Storico / Via della Pietra

Entrano in una casa e trovano degli uomini sotto un letto, ecco cosa ci facevano

Irruzione della Polizia di Perugia in un appartamento di Via della Pietra. Oltre a degli uomini "arrotolati" sotto il letto, gli uomini della Questura hanno anche trovato della droga

Numerose segnalazioni e un repentino intervento degli uomini della Sezione “Criminalità Diffusa” della Squadra Mobile (diretti da Marco Chiacchiera e coordinati da Roberto Roscioli), può essere molto spesso un connubio vincente. A farne le spese questa volta una giovanissima costaricana con regolare permesso di soggiorno, che si è vista piombare in casa gli Agenti per un controllo nel suo appartamento di via Della Pietra.

Inizialmente, non sembrava ci fossero anomalie. Poi la dichiarazione della donna: “Vivo da sola?”. Immediato il dubbio degli uomoni della Questura che prima di aprire la porta avevano sentito un gran trambusto.  E’ bastato dare un’occhiata sotto il letto per trovare la sorpresa: nascosti e rannicchiati sotto la rete, due giovani maghrebini, rifugiatisi non certo per essere gli amanti della sudamericana, ma per ben altri motivi.

Entrambi i soggetti, infatti, tunisini, sono risultati essere irregolari sul territorio nazionale, oltre che, come prevedibile, con numerosi precedenti penali e di polizia su Perugia. Ma le sorprese non finiscono qui. Su un comodino della camera da letto, è stato trovato un piccolo frammento di “hashish”, del peso irrisorio di circa 1 grammo, che ha consentito agli agenti di approfondire il controllo eseguendo una vera e propria perquisizione alla ricerca di droga.

Evidentemente, nel trambusto iniziale gli occupanti dell’appartamento, in qualche maniera, si erano disfatti di un quantitativo più importante, ma è stato trovato comunque del denaro in contante per circa 500 Euro, e qui un’altra questione: sia i due tunisini, ciascuno per parte propria, sia la padrona di casa, hanno rivendicato con forza e convinzione la titolarità della somma in contante rinvenuta.

La donna, in particolare, mantenendo sempre un atteggiamento di sfida e poco collaborativo con gli agenti, ha dichiarato che il denaro era l’oggetto di un prestito ricevuto dalla madre; i tunisini, al contrario, sostenevano trattarsi di denaro di loro proprietà, ricavato di una chissà quale attività professionale svolta, a loro dire, “in nero”.

Per non scontentare nessuno dei tre litiganti, la Polizia ha provveduto a sequestrare il denaro trovato in casa, oltre ad ulteriori 600 Euro rinvenuto addosso ad uno dei clandestini. Alla  sudamericana è toccato un trattamento ben più severo: è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per il delitto di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”, per aver ospitato ed occultato, probabilmente dietro compenso, due clandestini nell’appartamento a tal fine preso regolarmente in affitto. La donna, per tale condotta, rischia di scontare fino 4 anni di reclusione.

        

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