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Polemica Festa Pd, il Pdl attacca: "Revoca rappresentanti in Comune"

Valentino e Prisco chiedono la revoca dei rappresentanti in Comune, per la polemica sulla festa del Partito Democratico che si sta svolgendo nel centro di Perugia

E' ancora polemica intorno alla Festa democratica di Perugia, dopo che mercoledì, l'esponente del Pdl, Massimo Monni ha annunciato un esposto alla Corte dei Conti. E oggi, 6 settembre, Valentino e Prisco chiedono con una mozione di fare piazza pulita dei rappresentanti comunali in Gesenu e Sienergia, responsabili di aver disatteso gli indirizzi politico gestionali del Consiglio comunale.

Dunque, continua il pressing incessante sulle partecipate del Comune che hanno sponsorizzato la Festa Democratica 2012: "E’ ora di farla finita! Non si possono chiedere ai cittadini di pagare tariffe esose, come nel caso di Gesenu tra le più alte d’Italia, a fronte di servizi tutt’altro che ottimali e poi usare i soldi, che sono pur sempre anche quelli dei cittadini, per sponsorizzare eventi di partito”.

Così Valentino e Prisco tornano sulla vicenda sponsorizzazioni che avevano sollevato qualche giorno fa: "Il Consiglio comunale aveva infatti approvato il 28 maggio scorso un codice comportamentale che sanciva finalmente le regole di buon governo delle aziende partecipate dal Comune e degli Enti strumentali, per evitarne la “politicizzazione” e aumentarne la trasparenza gestionale. La delibera dall’assise di Palazzo dei Priori, approvata tra l’altro all’unanimità, prevede che i rappresentanti del Comune in partecipate ed Enti favoriscano solamente iniziative di interesse sociale diffuso e collettivo e comunque  “non rappresentino interessi di parte”.

“Anche se non ci fossero state le linee guida – dicono Valentino e Prisco– sarebbe stata una pratica deplorevole, ma il fatto che il Consiglio comunale si sia anche espresso in modo netto sul punto, aggrava certamente la posizione delle partecipate perugine. Non è accettabile che il primo Partito della maggioranza – insistono ancora Valentino e Prisco – nelle istituzioni approvi gli aumenti delle tariffe e dei costi dei servizi erogati dalla partecipate e, poi, riceva da queste sponsorizzazioni per la propria festa.”

“Dobbiamo avere il coraggio – concludono i due esponenti del Pdl- da persone che fanno politica, di dire alla politica stessa, se vuole essere credibile, che “deve togliere le mani” dalla partecipate. Non possiamo più chiedere ai cittadini di pagare, molto cari, certi carrozzoni che la sinistra ha alimentato ingiustificatamente per anni”.


 

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