Pietrafitta: "Per noi non è stato un raptus. Era tutto scritto"
Nel giorno della massa in ricordo della giovane vittima, parla la responsabile della compagnia teatrale dove il ragazzo era diventato protagonista e amato da tutti
Omicidio premeditato quello del giovane di 17 anni di Pietrafitta. Se la magistratura del Tribunale di Orvieto ancora studia i rilievi e la confessione del patrigno P.C. di 59 anni, per gli amici e le amiche del ragazzo è senza dubbio un omicidio che non è stato frutto di raptus improvviso.
Lo hanno detto sia ai carabinieri di Città della Pieve che ai microfoni di Perugia Today.it. Maria Cristina Mencaroni è la responsabile dell'associazione teatrale di Pietrafitta dove il minore era protagonista. Inoltre, nonostante la differenza di età, era una delle sue confidenti e persino gli assistenti sociali e della casa famiglia dove era destinato il minorenne si erano rivolti a lei.
Ora Maria Cristina ha il compito gravoso di organizzare il funerale mettendo insieme le donazioni per finanziare l'ultimo addio al suo allievo e amico. Lei, come gli altri, è convinta che l'uomo avesse premeditato da tempo l'omicidio del figliastro. "Molti pensano che sia stato un momento di follia dopo la decisione del giudice di affidare entrambi alla casa famiglia, ma io e chi conosceva il ragazzo sappiamo che non è così".
IL FATTO- Un ragazzo di 17 anni, residente a Pietrafitta è morto dopo essere stato colpito dal patrigno con un mattarello di legno. La vicenda ha scosso l'intera cittadina, considerato che il ragazzo era ben inserito in comunità.
L'ARRESTO E LA CONFESSIONE- P.C. patrigno della giovane vittima, nonchè convivente della madre è stato subito fermato ed interrogato dai carabinieri e dagli inquirenti. Dopo la sua confessione e i rilievi del caso l'uomo è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario.
CONTINUANO LE INDAGINI- Proseguono senza sosta gli accertamenti degli inquirenti sull'omicidio di Pietrafitta. Approfondimenti tesi anche a ricostruire le ultime ore di vita del ragazzo e gli spostamenti della madre, che al momento dell'omicidio era fuori casa.
I CITTADINI- Una comunità sconvolta quella di Pietrafitta dopo l'uccisione del giovane 17enne, un ragazzo ben inserito nella quotidianeità del paese. I cittadini vorrebbero costituirsi come parte civile.
LA SOLIDARIETA' DELL'ARCIVESCOVO- Monsignor Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve si stringe intorno alla comunità di Pietrafitta, dopo l'uccisione del ragazzo 17enne e la confessione del patrigno, convivente della madre.
IL PROFILO DEL PATRIGNO- La figura dell'uomo arrestato per l'omicidio volontario del 17enne, raccontata da vicini di casa e conoscenti di quella famiglia di Pietrafitta in profonda difficoltà.
LE VOCI DI AMICI E CONOSCENTI- Il ritratto della giovane vittima di 17 anni, fatto da amici e conoscenti, grazie alle dichiarazioni raccolte dalla nostra redazione sulle tante persone accorse davanti la villetta della tragedia.
I PROBLEMI IN FAMIGLIA- Dalle indiscrezioni raccolte dalla redazione di Perugia Today a Pietrafitta sembrerebbe che la vittima, un 17enne di origini rumene, avrebbe lasciato la casa dove viveva con la madre per trasferirsi in una casa famiglia proprio nel pomeriggio di venerdì, poco prima della tragedia.
IL RICORDO DEL SACERDOTE- Con il passare delle ore, la notizia si è diffusa in paese e tra le voci raccolte dai giornalisti, anche quella del sacerdote, Don Fabrizio che ricorda la vittima come un ragazzo "dolce e sensibile dove è avvenuta la tragedia. pur con le difficoltà legate ai problemi in famiglia, ma non introverso. Sono spiazzato"; ha commentato il sacerdote, che subito dopo il dramma, ha raggiunto l'abitazione
LE PAROLE DEL SINDACO DI PIEGARO- Anche il sindaco di Piegaro, Andrea Caporali, raggiunto dalla nostra redazione ha voluto dire la sua sul grave fatto di cronaca che sta riguardando la sua città. Il primo cittadino afferma che la famiglia era seguita dagli assistenti sociali del comune, che proprio in questo periodo stavano valutando l'ipotesi di dare in affidamento temporaneo i due minori presenti nell'abitazione.