rotate-mobile
Cronaca Piegaro

Pietrafitta, funerali di Ovidio: "Dal cielo prega per chi ha sbagliato"

Grande folla e commozione a Pietrafitta, per i funerali di Ovidio Stamulis, il giovane di 17 anni ucciso venerdì scorso. Presente l'Arcivescovo Bassetti, i ragazzi del Capitini e tanta gente comune

Palloncini bianchi e blu che sventolano verso un cielo che sopra il piccolo centro in lutto di Pietrafitta si è liberato dalle nubi cariche di pioggia. Il volto sorridente, da attore e guascone, di Ovidio è illuminato dai raggi di sole caldo che sbattono sulle gigantografie allestite sul palco esterno dove si sta per celebrare la messa dopo lunghe ore di veglia, ricordi e preghiera.

Il piazzale antistante la chiesa è gremito. In prima fila c'è la mamma di Ovidio che non riesce neanche a tenere gli occhi aperti e si abbandona ad un costante pianto sulla spalla di un'amica. Ci sono gli amici, la compagnia del teatro parrocchiale e moltissime mamme che hanno adottato la sfortunata vittima. Ci sono i fiori che amava tanto.

Pietrafitta, i funerali di Ovidio

Ci sono tutti. Il dirigente scolastico dell'Istituto capitini ha letto una poesia "Prima di Tutto l'Uomo" (di Nazim Hikmet) che aveva letto il ragazzo all fine dell'anno scolastico scorso. Un inno all'uomo, alla fratellanza e al soccorso tra esseri umani.

"Ovidio aveva amato molto questi luoghi della parrocchia. I giorni prima di morire sapendo di andare nella casa famiglia aveva chiesto che tutte le domeniche dovevamo andarlo prendere per stare insieme e ascoltare la messa in questa piccola chiesa": ha spiegato Maria Cristina Mencaroni che indossa insieme ad altre amiche i mantelli neri che il 17enne aveva chiesto di indossare in caso di una sua dipartita a breve. Così è stato fatto.

Pietrafitta: la casa e il ricordo in chiesa della vittima

Dal palco è arrivata anche un'accusa velata verso quel mancato controllo da parte delle istituzioni nelle orse successive all'affido decretato dal Giudice. Il ragazzo fu lasciato ancora in compagnia di quell'uomo da cui la giustizia aveva deciso di togliere affidandolo ad una casa famiglia: "Bastava poco per chiudere quell'inferno e tenerti ancora in vita": ha detto una delle mamme adottive del Paese.

Gli amici di scuola: "Conoscere Ovidio voleva dire assaporare battute, domande intelligenti e anche conoscere un paese come Pietrafitta che non avevamo mai visto. Ovidio ci ha insegnato che bisogna avere uno scopo in quello che si fa": ha spiegato dal palco uno dei compagni di scuola dell'istituto Capitini di Perugia.

Dopo il saluto ora è il tempo dell'addio: con il rito della santissima Messa che celebrato dall'Arcivescovo di Perugia e Città della Pieve, Bassetti, che ha esaltato la forza di Ovidio come esempio per i giovani: "Ovidio era ricco di umanità, aveva un cuore grande. la sofferenza e i drammi non avevano distrutto il suo desiderio di vivere anche era rafforzato il lui il desiderio di rispettare tutti e aiutare chi ha bisogno" ha spiegato l'alto prelato".

Cari Giovani, Ovidio vi invita a guardare lontano oltre gli orizzonti limitati, non fate della vostra vita un recinto chiuso portateci una ventata di bontà, di aria pulita, che spazi via questo clima che sta nella nostra società troppo vecchia e rpiegata su se stessa".
 
Il ricordo e l'esempio è forte tra gli amici di Ovidio- Venerdì mattina nel corso della lezione, al tradizionale appello i professori hanno citato anche il nome della giovane vittima e tutti hanno gridato "Presente!".
 
 Bassetti ha dispensato anche parole alla madre di Ovidio: "Questa donna che sta di fronte a me e che da una settimana è pietrificata dal dolore come la Madonna sotto la croce. Ma non sei sola con te spiritualmente c'è il tuo Ovidio".
 
Ma l'omicidio del 17enne è anche lo specchio terribile di questa nostra società che possono cambiare soltanto i giovani secondo il Vescovo: "Ovidio non è uno sconfitto è ora nelle mani di Dio che sono più sicure delle nostre. Quanto accaduto deve farci pensare: la morte ci coinvolge tutti c'è a monte la nostra società malata, il nostro modello di convivenza debole, la famiglia con tutte le sue fragilità, i nostri ordinamenti istituzionali soffocati dalla burocrazia. Tutto questo ci deve spingere ad un esame di coscienza. Ma l'amore grande di questo Paese saprà diffondere quel testamento spirituale che ci lascia".
 
Ma c'è anche spazio per una straziante conversazione immaginaria tra un'amico di Ovidio e il ragazzo 'ormai in cielo': "Non dovrai più difendere tua madre e il tuo fratellino anche fisicamente. Ma Ovidio, ascoltami, devi pregare per tutti anche per chi ha sbagliato": chiaro il riferimento al patrigno killer che per la prima volta viene citato e soprattutto viene chiesto un perdono cristiano. 
 
Prima del corteo funebre - oltre un migliaio le persone presenti - sono stati lanciati centinaia di palloncini bianchi e blu che rappresentavano l'anima del povero Ovidio. Monsignor Bassetti è andato incontro alla madre per un abbraccio di speranza e allo stesso tempo che dia la forza alla donna di ricominciare. Mancava solo il piccolo fratellino della vittima: lui è al sicuro in quella Casa Famiglia che Ovidio aveva tanto desiderato per un nuovo inizio e la fine dell'inferno. Ma per poche ore e per una burocrazia assurda delle istituzioni non è riuscito a raggiungerla.
 

Omicidio 17enne a Pietrafitta

IL FATTO- Un ragazzo di 17 anni, residente a Pietrafitta è morto dopo essere stato colpito dal patrigno con un mattarello di legno. La vicenda ha scosso l'intera cittadina, considerato che il ragazzo era ben inserito in comunità.

L'ARRESTO E LA CONFESSIONE- P.C. patrigno della giovane vittima, nonchè convivente della madre è stato subito fermato ed interrogato dai carabinieri e dagli inquirenti. Dopo la sua confessione e i rilievi del caso l'uomo è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario.

CONTINUANO LE INDAGINI- Proseguono senza sosta gli accertamenti degli inquirenti sull'omicidio di Pietrafitta. Approfondimenti tesi anche a ricostruire le ultime ore di vita del ragazzo e gli spostamenti della madre, che al momento dell'omicidio era fuori casa.

LA CONVALIDA DELL'ARRESTO- Lunedì mattina il gip Gianluca Forlani ed il pm Flaminio Monteleone insieme all'avvocato della difesa Francesca Massi del foro di Montepulciano si sono recati in carcere ad Orvieto per l'udienza di convalida dell'arresto di P.C.

GLI ULTIMI SMS DEL RAGAZZO- I messaggi del giovane Ovidio poco prima della tragedia di venerdì scorso. Le sue paure, ma anche le aspettative sul trasferimento nella casa famiglia.

L'AUTOPSIA- Cominciano a trapelare i primi risultati dell'autopsia disposta sul corpo del giovane17enne eseguita dalla dottoressa Annamaria Verdelli.

LUTTO CITTADINO- Decisa la data dei funerali previsti per venerdì pomeriggio. Per quel giorno il sindaco, Andrea Caporali ha deciso la giornata di lutto cittadino.

RACCOLTA FONDI PER OVIDIO- Per l'organizzazione del funerale e soprattutto per far fronte ai bisogni del fratellino più piccolo del giovane, la comunità di Pietrafitta raccoglie offerte in nome di Ovidio.

CITTADINI- Una comunità sconvolta quella di Pietrafitta dopo l'uccisione del giovane 17enne, un ragazzo ben inserito nella quotidianeità del paese. I cittadini vorrebbero costituirsi come parte civile.

LA SOLIDARIETA' DELL'ARCIVESCOVO- Monsignor Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve si stringe intorno alla comunità di Pietrafitta, dopo l'uccisione del ragazzo 17enne e la confessione del patrigno, convivente della madre.

IL PUNTO DI VISTA DELLA COMUNITA'- Mentre continuano le indagini degli inquirenti sull'omicidio del 17enne rumene, molti a Pietrafitta sono convinti che la tragedia non sia stata frutto di un raptus improvviso.

INTERVISTA AL LEGALE DEL PATRIGNO- Dopo la prima fase di indagini e l'udienza di convalida dell'arresto, parla l'avvocato del patrigno accusato di omicidio volontario e rinchiuso nel carcere di Orvieto.

IL PROFILO DEL PATRIGNO- La figura dell'uomo arrestato per l'omicidio volontario del 17enne, raccontata da vicini di casa e conoscenti di quella famiglia di Pietrafitta in profonda difficoltà.

LE VOCI DI AMICI E CONOSCENTI- Il ritratto della giovane vittima di 17 anni, fatto da amici e conoscenti, grazie alle dichiarazioni raccolte dalla nostra redazione sulle tante persone accorse davanti la villetta della tragedia.

I PROBLEMI IN FAMIGLIA- Dalle indiscrezioni raccolte dalla redazione di Perugia Today a Pietrafitta sembrerebbe che la vittima, un 17enne di origini rumene, avrebbe lasciato la casa dove viveva con la madre per trasferirsi in una casa famiglia proprio nel pomeriggio di venerdì, poco prima della tragedia.

IL RICORDO DEL SACERDOTE- Con il passare delle ore, la notizia si è diffusa in paese e tra le voci raccolte dai giornalisti, anche quella del sacerdote, Don Fabrizio che ricorda la vittima come un ragazzo "dolce e sensibile Ragazzo 17enne ucciso di botte a Pietrafitta:dichiarazioni sacerdote
pur con le difficoltà legate ai problemi in famiglia, ma non introverso. Sono spiazzato"; ha commentato il sacerdote, che subito dopo il dramma, ha raggiunto l'abitazione
dove è avvenuta la tragedia.

LE PAROLE DEL SINDACO DI PIEGARO- Anche il sindaco di Piegaro, Andrea Caporali, raggiunto dalla nostra redazione ha voluto dire la sua sul grave fatto di cronaca che sta riguardando la sua città. Il primo cittadino afferma che la famiglia era seguita dagli assistenti sociali del comune, che proprio in questo periodo stavano valutando l'ipotesi di dare in affidamento temporaneo i due minori presenti nell'abitazione.






 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pietrafitta, funerali di Ovidio: "Dal cielo prega per chi ha sbagliato"

PerugiaToday è in caricamento