Commercianti contro degrado e spaccio: "Ma quale chiusura del campetto da basket..Piazza Grimana deve tornare a vivere"
commercianti non lasciano: anzi "raddoppiano". "Occorre creare - dicono - nuove occasioni di incontro e socialità. La gente perbene, con la sola propria presenza, presidia il territorio e tiene lontano la feccia"
Piazza Grimana: i commercianti rilanciano. “Ma quale chiusura del campetto da basket! Perugia non è forse la città dell’apertura e dell’accoglienza? Cosa volete che riportino a casa i tanti studenti che ci vivono… e che consentono alle famiglie di lucrare sugli affitti (troppi in nero!) e al commercio di sopravvivere?”.
Vanno giù duro gli operatori commerciali contro i residenti schifiltosi che gettano sabbia sugli ingranaggi della loro attività. “Dopo anni di disperazione e di abbandono, di spaccio e delinquenza, finalmente si rivede gente e qualcuno vuole rimandarla a casa?”. I commercianti non lasciano: anzi “raddoppiano”. “Occorre creare – dicono – nuove occasioni di incontro e socialità. La gente perbene, con la sola propria presenza, presidia il territorio e tiene lontano la feccia”.
Ma quali occasioni si possono mai creare? Alcune proposte stanno già maturando e vengono buttate sul tavolo. Una delle più condivise è quella di cominciare a utilizzare piazza Grimana come una vera piazza. “Adesso – dice ad esempio Donatella, titolare della pizzeria all’inizio di via Fabretti – la piazza è usata come semplice marciapiedi: nel senso che viene attraversata, ma non vissuta. Occorre offrire occasioni per fermarsi, parlare, scattare una foto, apprezzare le bellezze storico-architettoniche che vi si affacciano. Insomma, la piazza deve rispettare la propria natura: essere luogo di confronto, d’incontro, di attiva interlocuzione!”.
Prima proposta: posizionare delle sedute nella zona a valle dell’Arco etrusco, facendo in modo che le persone possano fermarsi e accomodarsi. Si pensa non a panchine, ma a sedute in pietra serena: due semplici blocchi d’appoggio e un sedile liscio. Qualcosa di simile a quelle in via Fani, ma nello stesso tipo di pietra con cui è realizzata la pavimentazione. È troppo pensare di realizzarlo? Qualcuno dice che i commerciati sarebbero disposti a contribuire alla spesa.
