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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Umbertide

Comitato anti-biomasse, ora è il tempo delle denunce: "querela" al Comune di Umbertide

Dopo la decisione del 7 agosto scorso di approvazione da parte della Conferenza dei servizi del comune di Umbertide per la centrale a Biomasse di Pian d'Assino, il 'comitato Verde' ha deciso di intraprendere alcune azioni legali

Dopo le tante proteste, assemblee, petizioni, richieste di chiarimenti e di dimissioni alla politica, il Comitato Verde di Pian d'Assino ha deciso che farà ricorso alla strada della 'guerra legale' nei confronti della decisione del comune di Umbertide di approvare, il 7 agosto scorso, la costruzione di una centrale a Biomasse nella zona industriale di Pian d'Assino.

Il braccio di ferro tra amministrazione comunale e comitato va avanti da mesi ma come riferito questa mattina a Palazzo Cesaroni in una conferenza stampa, la stategia con cui cittadini hanno deciso di far ascoltare le proprie ragioni sono cambiate: "il Comitato - ha specificato l'avv. Ubaldo Barelli - presenterà una denuncia alla Procura della Repubblica, una denunca alla Commissione Europea e un ricorso al TAR Umbria. Il motivo non è la non costruzione della centrale ma lo spostamento ad un'altra zona visto che Pian d'Assino è già oltre i livelli consentiti d'inquinamento dell'aria".

L'accusa del comitato nei confronti dell'amministrazione è di una certa ambiguità politico amministrativa, visto che se la politica per bocca del sindaco di Umbertide nel periodo precedente al 7 agosto si era espresso positivamente riguardo ad un'apertura di un dialogo con i cittadini, dall'altro, l'ufficio tecnico nel corso della conferenza dei servizi per la P.A.S. (Procedura Abilitativa Semplificata) ha approvato senza esitare, l'impianto senza tener conto delle ragioni e dello studio commissionato dal Comitato al Dr. Federico Valerio sull'impatto ambientale di tale impianto.

"Lo studio è legittimo - hanno spiegato dal Comitato Verde - come previsto dalla legge che obbliga l'amministrazione a valutare le memorie scritte e documenti. Questo non è stato fatto e le valutazioni del Dr. Valerio sono state solo allegate al procedimento senza alcuna valutazione e senza alcuna, seppur obbligatoria, motivazione da parte della conferenza dei servizi del comune di Umbertide. Il comitato Verde di Pian d'Assino si pone a questo punto sul 'piede di guerra'. Non siamo contrari alla centrale ma alla zona scelta che riteniamo non sia idonea, visto che è già stata classificata con altamente inquinata. La centrale di per sé non è fuori norma, anche se di dubbia sostenibilità ambientale, però va ad incrementare ulteriormente quelli che sono valori inquinanti nell'aria già oltre la norma, dannosissimi per la salute di tutta la popolazione di Umbertide e non solo".

Le accuse del Comitato Verde nei confronti dell'amministrazione sono molto chiare, sia politiche che tecniche, nella relazione presentata al comune di Umbertide il comitato evidenzia numerose disattenzioni contestando al comune di: non aver considerato il 'principio di cauzione e la compatibilità con la zona, oltre alla violazione della normativa europea sulla 'Valutazione di impatto ambietale', e ad alcune violazioni nelle norme di procedimento amministrativo.

"Le nostre osservazioni sia politiche che tecniche sono evidenziate con la nostra volontà di tutela della salute e attraverso la relazione scientifica sull'impatto ambientale, queste però sono state accantonate e non prese in considerazione. La parola dei cittadini è rimasta per l'ennesima volta inascoltata - ribadiscono dal comitato - e se la politica ha cercato con le parole di schierasi a nostro favore con i fatti ha agito nella direzione opposta".

La questione 'Pian d'Assino non finisce certo qui, anzi, sembra essre destinata ad aver vita molto lunga, vista la volonta d'opposizione dei cittadini e l'evidente inclinazione della politica nell'usare una retorica securitaria per poi attuare in sostanza dei progetti che non tengono conto della salute, delle ragioni e della sicurezza dei propri cittadini.

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