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Cronaca

Si ribella alla multa anti-prostituzione: "Io un cliente? Ma se ero solo fermo allo stop"

Un perugino ha presentato ricorso dopo una super-multa da 450 euro ricevuta lungo le strade della prostituzione a Perugia. Perugiatoday.it ha chiesto un'analisi all'avvocato del perugino 60enne, Massimo Pesari: "Molti non ricorrono perchè temono di non essere creduti"

Era semplicemente fermo a un incrocio. Accanto alla sua auto una prostituta che batteva sul marciapiede. Poco più in là la polizia provinciale che, vedendo il sessantenne fermo, non ci ha pensato due volte a presentargli una multa da 450 euro. L’ordinanza firmata da Wladimiro Boccali infatti parla chiaro, chiunque venga visto avvicinarsi a una lucciola dovrà fare i conti con la salatissima sensazione da pagare entro 10 giorni.

Questa volta però il sessantenne non ci sta e fa ricorso. Ad assisterlo l’avvocato Massimo Perari che, senza dover preparare una difesa contorta e dai lineamenti grotteschi, spiega a Perugiatoday.it che lo ha contattato questa mattina (10 settembre): “L’ordinanza in questione è anticostituzionale, perché viola il principio di libertà del cittadino. In base infatti alla sentenza della Corte Costituzionale del 2011 il trasferimento dei poteri nelle mani dei Sindaci è illegittimo". Anche la Cassazione si era espressa qualche settimana fa su un caso analogo successo a Pescara, dando ragione alle parole di Massimo Perari.

L’uomo, sposato e perugino, dichiara comunque la sua innocenza e, superando l'imbarazzo famigliare, pretende giustizia: “In molti – spiega l’avvocato Massimo Perari – non fanno ricorso perché hanno fondamentalmente paura”. Rimane di fatto che bisognerà aspettare qualche settimana prima che venga fatta luce sul caso. Nel frattempo l’avvocato Perari, questa volta in veste di consigliere comunale, invita “il Sindaco a rivedere l’ordinanza, affinché sia realmente efficace”.

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