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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sì alla trattative per "rimborsare" gli abbonati di bus e minimetrò dopo il lockdown per coronavirus

Il consiglio comunale di Perugia ha dato mandato al sindaco e alla Giunta per trattare con Bus Italia. Ecco le ipotesi per recuperare la parte di abbonamento non usufruita

Recuperare quella parte di abbonamento per i trasporti in città che non si è potuta sfruttare a causa del blocco sociale per via del coronavirus dai primi di marzo a maggio. Pendolari, studenti, universitari e anziani sono le categorie più colpite in fatto di trasporto pubblico dopo il blocco sociale, scolastico e lavorativo determinato dalle norme anti-contagio. La richiesta della consigliere Cristiana Casaioli è stata fatta propria dal consiglio conunale di Perugia che all'unanimità ha impegnato il sindaco Romizi e la Giunta a trovare un accordo con Bus-Italia e Minimetrò per delle forme di recupero delle somme già pagate ma non usufruite. Gli abbonamenti sottoscritti nel 2019 sono stati in totale 22.761.

A sostegno della proposta Casaioli c'è anche l’articolo 215 del Decreto Rilancio (DL 34/2020 del 19 maggio 2020) che prevede la possibilità per gli utenti dei mezzi pubblici di chiedere un ristoro per gli abbonamenti non goduti, ovvero per i possessori di abbonamenti in corso di validità durante il periodo in cui sono state adottate le restrizioni governative agli spostamenti, attestando di non aver potuto utilizzare, in tutto o in parte, il titolo di viaggio già acquistato. 

La trattativa con Bus Italia e Minimetrò non si baserà sulla richiesta di soldi da restituire al singolo sottoscrittore di abbonamento che rischierebbe, data la crisi, di creare forti problemi alle aziende del trasporto pubblico. Ma prevalentemente su altre formule di indennizzo alternative: un potenziale sconto sull'abbonamento del prossimo anno corrispondente all’importo non goduto nell’anno in corso; agli studenti prossimi a terminare il ciclo di studi nell’attuale anno scolastico, venga data la possibilità di procrastinare la validità dell’abbonamento in corso, o in alternativa di sottoscrivere un eventuale successivo abbonamento (universitario o ordinario) ad un prezzo che tenga conto del mancato utilizzo precedente, in modo da incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico locale. Tra le altre ipotesi da inserire nella trattativa: per tutti gli abbonamenti ordinari, venga applicato l’art. 215 del DL 34/2020 attivando il rimborso a mezzo voucher oppure con prolungamento della durata dell'abbonamento corrispondente al periodo di mancata fruizione

“Si tratta - ha concluso la consigliera Casaioli - anche di un’occasione per incentivare l’utilizzo del Tpl, in questa fase di cambiamento dei nostri stili di vita, compresi gli spostamenti. È questo il momento in cui si deve incentivarlo, anche in considerazione della prossima attuazione del Piano Urbano della Mobilità sostenibile, offrendo un’opportunità in più ai nostri cittadini.”

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