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Cronaca Centro Storico / Piazza Danti

Turreno, ma che succede? Il gestore ancora non c'è, tutto prorogato di un mese

A fornire ossigeno al Comune e alla Regione Umbria la firma sull'atto di proroga del diritto di opzione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per l'acquisto dell'immobile

Ancora un mese di tempo per trovare un gestore per il teatro Turreno di Perugia, il super progetto dell'amministrazione Romizi per rilanciare il cuore della città. A fornire ossigeno al Comune e alla Regione Umbria la firma sull’atto di proroga del diritto di opzione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per l’acquisto dell’immobile di piazza Danti, lo storico cinema-teatro cittadino. “A sottoscrivere il documento – riporta una nota della Fondazione - , che di fatto posticipa dal 28 febbraio al 4 aprile 2016 la scadenza del diritto di opzione con il quale la Fondazione si è impegnata all’acquisto del Teatro Turreno per un importo di 2,9 milioni di euro, sono stati il presidente Carlo Colaiacovo e la proprietà, la famiglia Pascoletti”.

Quella firma, cosa significa? Ancora la nota della Fondazione: “Con tale atto – spiegano - l’Ente perugino conferma il grande interesse per l’acquisto della struttura che, in base agli accordi, verrà poi ceduta al Comune e alla Regione. Questi ultimi – prosegue la nota - avranno il compito di ristrutturarla con l’obiettivo di rivitalizzare un contenitore ormai dismesso da anni riconsegnando alla città come spazio culturale polifunzionale”.

In sostanza, sottolineano dalla Fondazione, “si ritiene che entro la nuova data il Comune possa riuscire a trovare un   gestore dell’immobile, al momento non ancora individuato, così da procedere con l’acquisto dell’immobile   stesso e con le successive operazioni.   Si tratta di trovare il partner privato a cui affidare, tramite bando, la gestione ordinaria della struttura, dove   è in programma di ricavare spazi da adibire alla musica, alla danza e a qualsiasi iniziativa che possa dare   slancio alle attività cultuali cittadine”.

Conclusione: “La proroga al 4 aprile 2016 testimonia l’impegno della Fondazione affinchè l’operazione vada avanti senza intralci. Come testimoniato anche dal fatto che l’Ente ha finanziato di recente uno studio di fattibilità per tracciare le ipotesi di cosa diventerà il nuovo Turreno”.

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