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Cronaca

Obiettivo rifiuti (quasi) zero a Perugia, Barelli: "Differenziata porta a porta anche nei quartieri"

Il vice-sindaco Urbano Barelli vara la seconda fase della rivoluzione della raccolta differenziata: porta a porta da via dei Filosofi fino ai quartieri più popolosi, sempre meno cassonetti ed arriva anche il sacco "viola". Tutte le novità

Il sogno del Comune di Perugia? Rifiuti zero. Avete capito bene: spingere i cittadini sempre di più verso la raccoltà differenziata che attualmente si trova sopra al 60 per cento nel capoluogo di regione; una cifra già record se si prendono i dati delle altre città dell'Umbria. E per riuscire nell'impresa il vice-sindaco Barelli - l'uomo del taglio del 10 per cento della Tari a partire dal 2016 - rilancia altre importanti modifiche (da spalmare su tutto il territorio perugino) dopo la rivoluzione di "raccogliincentro" che sta lentamente entrando nella testa dei cittadini, dopo un periodo costellato anche di polemiche.

Il primo progetto riguara: il passaggio da servizio dei rifiuti su strada - i cassonetti - al porta a porta per via dei Filosofi e via della Pallotta e per i quartieri di Madonna Alta, Ferro di Cavallo e San Sisto. Si sta valutando l'ipotesi per le zone di confine del centro,  dove in molti ancora prediligono i conferimenti presso i cassonetti lungo le mura, di eliminarli o in alternativa chiuderli. 

Seconda progetto: l’introduzione della raccolta monomateriale del vetro che interesserà 123mila abitanti, con ben 23mila bidoni da istallare. Insomma si passerà dalla raccolta tris a quella poker. Ed ancora sono stati individuati 9 punti di conferimento per la raccolta degli oli vegetali esausti che saranno installati presso centri commerciali o supermercati. ove verranno distribuiti appositi contenitori per la raccolta tramite specifica tessera. 

Terzo progetto: cambierà anche la raccolta dei prodotti sanitari assorbenti (pannolini e pannoloni), per la quale il gestore fornirà un sacco viola, avviando il servizio a richiesta ed un giro di raccolta programmata con frequenza settimanale. 

E’ previsto il potenziamento dei compostatori, oggi 4500, mentre è già partito il servizio di svuotamento e pulizia dei cestini gettacarte nelle aree verdi (oltre 100).  In questa prima fase del sistema non sono state applicate sanzioni per i conferimenti non corretti, ma, come preannunciato, applicati dei “bollini” sui rifiuti inidonei. 

Il 90% delle criticità è stato indicato finora con il bollino riportante la dizione: “conferimento non corretto”. Ricordiamo che i sacchetti vengono comunque raccolti il giorno successivo rispetto a quello del conferimento, seppur non adeguato. "In futuro, dopo questa prima fase di tolleranza, partiranno le sanzioni. Non è stato stabilito ancora quando – ha comunicato Barelli – ed in quali termini. Di sicuro va detto che le sanzioni variano da 25 a 500 euro a seconda dei casi".

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