rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il miracolo dell'ospedale di Perugia: rischia di morire due volte, salvata in extremis

Donna di 82 anni trasferita in elicottero da Ancona e salvata dai cardiochirurghi del Santa Maria della Misericordia

L’allarme era scattato sabato 20 Febbraio: una donna di 82 anni residente in provincia di Ancona era  in gravissime condizioni   per “una dissecazione aortica e tamponamento  cardiaco”. Adesso, appena cinque giorni dopo essere stata sottoposta ad un lungo e complesso intervento  di alta specializzazione cardiochirurgica, può considerarsi salva. Questione di un paio di giorni e verrà trasferita nella unità di degenza della struttura di Cardiochirurgia del Santa Maria della Misericordia diretta dal professor Temistocle Ragni.
 

“Si è trattato  di un vero caso di emergenza aggravato dalle condizioni della donna e dal fatto che è stato  necessario   un vero piano di salvataggio- dice all’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia il cardiochirurgo Gino Di Manici , che ha guidato l’equipe  intervenuta per mettere in sicurezza l’anziana donna. La  nostra struttura è stato attivato dai medici dell’ospedale di Civitanova Marche che non avevano trovato disponibilità nei centri più vicini  di Chieti, Teramo e ovviamente Ancona, impegnati in altre procedure chirurgiche d’urgenza”,  precisa il dottorr Di Manici. Di più: visti gli esami eseguiti qualche sanitario aveva  sollevato  dubbi sulla opportunità dell’intervento chirurgico, legati anche alle precarie condizioni generali della paziente.

Il centro di Perugia, diretto dal professor Temistocle Ragni si è attivato per  sollecitare il trasferimento della paziente  chiedendo l’impiego dell’elisoccorso.  A rendere ancora più complessa  l’intera operazione di salvataggio si è  aggiunto  un altro aspetto drammatico : si  è verificato  un arresto cardiaco  durante il volo ed il personale di bordo  ha dovuto intervenire con  un’attività di rianimazione.  Il personale medico ed infermieristico allertato dal professor Ragni  nel pomeriggio  di sabato è rimasto impegnato fino a notte avanzata, con un risultato più che soddisfacente. A coadiuvare l’attività del primo operatore dottor Gino  Di Manici, i dottori  Simone Perticoni  e Valentina  Tassi che si sono avvalsi del  supporto anestesiologico della dottoressa Francesca Volpi.
A cinque giorni dall’intervento chirurgico  questa mattina, venerdì 26 febbraio, i  medici fanno sapere che “ la paziente è in buone condizione e viene  assistita dal  personale della Terapia Intensiva postoperatoria cardiochirurgica (TIPOC). Questione di un giorno o due e sarà trasferita nel reparto di degenza”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il miracolo dell'ospedale di Perugia: rischia di morire due volte, salvata in extremis

PerugiaToday è in caricamento