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Cronaca

La denuncia di un lettore all'Inviato Cittadino: "Gatto appeso a un albero con un filo di ferro"

Sevizie e crudeltà su poveri animali. Un’amica lettrice ci segnala un fatto riprovevole e denuncia inaudite atrocità su animali barbaramente trucidati… comportamenti da codice penale. Ecco come lo riferisce. “Nella zona di Strada Pieve Santo Stefano (sotto Monte Bagnolo, all’incirca), è stato trovato il cadavere di un gatto appeso a un albero con un filo di ferro”.

“Si suppone (ma è circostanza tutta da verificare, ndr) che a compiere il ‘bel gesto’ siano stati individui che hanno interesse all'area abbondantemente ripopolata di piccoli fagiani”.  Non è da escludere che i felini possano aggredire i piccoli selvatici, con  tanto di danno economico e limitazioni alla libertà, tutta “umana”, di far crescere adeguatamente i pennuti per poi… far loro la festa. In zona sono anche state disseminate trappole, per uccidere o mutilare altri “predatori”, come volpi, gatti, cani e qualsiasi altro animale possa cacciare i fagiani prima degli umani.

Una storia orribile che chiama in causa quanti sono tenuti a far rispettare le regole in materia di tutela e benessere degli animali, reprimendo duramente comportamenti indefinibili con termini civili. “Tenere dei prati in campagna cosparsi di trappole – prosegue la lettrice – è infatti illegale, oltre che disumano e pericoloso per umani e animali”.

“L’uccisione di un gatto, appendendolo poi con un filo di ferro, è un gesto talmente barbaro da meritare la galera”, conclude la nostra interlocutrice che chiama in causa l’Inviato Cittadino e Perugia Today per dare risonanza a notizie così truci e vergognose. Conclude: “Insomma, sono scandalizzata e molto addolorata. Cose del genere non dovrebbero accadere, nella terra di Francesco”. Ogni commento è superfluo.

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