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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Minore in auto con gli amici con la cintura di sicurezza non allacciata: multata e tolti 5 punti alla madre che stava a casa

Sanzione e 5 punti in meno anche a un altro giovane senza cintura allacciata: ma deve ancora prendere la patente

Il figlio minorenne esce con gli amici e non allaccia la cinture di sicurezza nei sedili posteriori, multata la madre che dormiva a casa. L’amico che sedeva a fianco si trova con cinque punti in meno nella patente che non ha ancora conseguito.

La vicenda inizia un sabato sera, quando quattro ragazzi (tre maggiorenni ed uno minorenne), vengono fermati per un controllo mentre sono a bordo di una autovettura di proprietà del padre del ragazzo che conduce la macchina.

Sono le 3 di notte e i Carabinieri verificano che i passeggeri seduti sui sedili posteriori non avevano allacciate le cinture di sicurezza. Uno dei due passeggeri è anche minore di età, pertanto, i militari chiamano i genitori che dormivano e chiedono loro di intervenire sul posto.

I genitori, spaventati e preoccupati, si precipitano sul posto e scoprono che il figlio non aveva allacciato la cintura di sicurezza e quindi scatta la multa a carico della madre del minore. La donna, pur non essendo a bordo della macchina insieme con i ragazzi, si vede anche decurtati 5 punti dalla patente per la violazione del figlio.

All'altro passeggero seduto sul sedile posteriore, maggiore di età ed anche egli privo della cintura di sicurezza, viene elevata oltre che la sanzione amministrativa pecuniaria, che è stata pagata in misura ridotta, la sanzione amministrativa accessoria della decurtazione di 5 punti dalla patente di guida; solo che il ragazzo pur essendo maggiorenne non ha ancora conseguito la patente di guida.

La madre del ragazzo minorenne si è affidata all’avvocato Adelinda Moretti per contestare la sanzione in quanto il codice della strada prevede che la sanzione sia a carico del genitore quando è presente all’interno del veicolo e non sul posto, alle 3 di notte su chiamata delle forze dell’ordine. Al massimo ne dovrebbe rispondere, per la sorveglianza sul minore, il conducente della vettura.

Così i verbali vengono impugnati davanti al Prefetto. Con annesso e immediato rigetto e raddoppio della sanzione perché “il trasgressore è quindi il minore e l’aver attribuito la responsabilità alla madre che ne esercita la responsabilità genitoriale - sebbene la stessa non fosse a bordo della macchina - non è una violazione di legge, in quanto ciò è previsto”.

Prima di rivolgersi al giudice di pace l’avvocato fa un altro tentativo con la Prefettura, per capire a quali norme si sia attenuto il funzionario per rigettare il ricorso. E da questo nuovo confronto è emerso che la Prefettura ha sbagliato, provvedendo in autotutela a revocare la sanzione a carico della madre del minore con decurtazione dei punti della patente.

Per quanto riguarda la decurtazione dei punti dalla patente di guida del giovane che non ha ancora preso la patente, la Prefettura ha confermato che andrà comunque a dare esecuzione al verbale di contestazione, decurtando i punti dalla patente, anche se non si è capito ancora a chi.

Costringendo il giovane a rivolgersi al giudice di pace per chiedere l’annullamento dell’ordinanza del prefetto.

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