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Cronaca Fontivegge / Via Campo di Marte

A Perugia c'è uno spazio sicuro per i minori vittime di violenza e di abusi

La sede prescelta è lo stabile in via Campo di Marte 52 a Perugia, che già ospita l’Ufficio di Cittadinanza, il punto di ascolto della Croce Rossa e diversi servizi del Comune

È stato inaugurato stamattina lo spazio riservato alle audizioni protette, nel quale sarà possibile per l’autorità giudiziaria ascoltare i minori vittime di abusi e violenze.  La sede prescelta è lo stabile in via Campo di Marte 52 a Perugia, che già ospita l’Ufficio di Cittadinanza, il punto di ascolto della Croce Rossa e diversi servizi del Comune (adozioni nazionali e internazionali, affido familiare e unità competente multidisciplinare).

Il progetto – Tutto questo è stato possibile grazie al Progetto “Piuma” (Progetto integrato unità multidisciplinare abuso), firmato nel 2012 dalla Regione Umbria, dal Comune di Perugia, dall’Asl 2 e dalle cooperative sociali Borgo Rete e Nuova dimensione, che ha come obiettivo la difesa dei minori vittime di abuso e sfruttamento sessuale. Oltre alla sede per le audizioni protette, dotata di vetro per l’osservazione e di impianto audio-video per registrare i colloqui, il progetto finanziato dal Dipartimento per le pari opportunità si è occupato della formazione di base e specialistica degli operatori, della composizione dell’equipe che si occupa delle consulenze e della presa in carico dei minori, e della realizzazione di uno spazio per incontri protetti tra genitori e bambini a Ponte San Giovanni.

Assessori e prefetto – Tantissimi i rappresentati delle istituzioni che hanno partecipato all’evento. Il primo a parlare è stato l’assessore comunale Edi Cicchi, che ha sottolineato come l’inaugurazione sia allo stesso tempo un punto di arrivo del progetto e un nuovo inizio. “Questi servizi offerti dal Comune di Perugia – ha ricordato l’assessore – sono unici in Italia e sono convinto che si sia svolto un ottimo lavoro per offrire ai cittadini  dei servizi fondamentali. È stato creato uno spazio di relazione, dove i bambini devono sentirsi protetti ed ascoltati”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore regionale Barberini e la dott.ssa Bioli dell’Asl, che si sono detti entrambi molto soddisfatto della realizzazione del progetto, nonostante il difficile momento dal punto di vista economico. Apprezzamenti sono arrivati anche da parte del prefetto di Perugia Antonella De Miro, che ha voluto sottolineare come anche l’organo che essa presiede si occupi della tutela dei diritti e che la struttura “assomigli ad una casa. Ciò permetterà ai bambini di sentirsi realmente protetti”.

La garante – Tra le figure di spicco presenti anche la garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Umbria Maria Pia Serlupini, che si è concentrata sui temi dell’ascolto (“La convenzione Onu parla di diritto di ascolto del minore e del dovere per lo Stato di far sì che lo stesso sia attivo. L’Italia è in ritardo su questo tema, perché non c’è la cultura del riconoscimento del diritto dei ragazzi di essere considerati cittadini. Per questo una stanza per le audizioni protette è una risposta a questa esigenza di ascolto”) e su quello degli abusi e maltrattamenti (“Sotto questo aspetto il Progetto Piuma è stato fondamentale, perché ha permesso di coinvolgere nella rete anche le scuole, punto di snodo per ogni iniziativa”). Prima della garante sono intervenuti anche i giudici Semeraro, in rappresentanza del Tribunale di Perugia, e Arcella, del Tribunale dei Minorenni, l’avvocato Isidori, direttore generale dell’ospedale Walter Orlandi e i rappresentanti del consorzio Auriga.

L’ultima parola al sindaco – A chiudere questa importante mattinata il sindaco della città di Perugia Andrea Romizi, il quale ha esordito ringraziando l’Arci e il gruppo di rifugiati che si sono adoperati per riverniciare la recinzione esterna della struttura. Il primo cittadino ha espresso grande soddisfazione perché “questo progetto è stato realizzato tutti insieme. Oggi siamo ad un punto di partenza: dobbiamo lavorare tutti in modo coeso per evitare che le maglie di questa rete nel tempo possano sfilacciarsi. Quindi l’appello che rivolgo a tutti i presenti è di continuare ad operare in questo modo, condividendo le idee e le azioni, ma anche coinvolgendo i cittadini nei progetti di riqualificazione dei quartieri, affinché la gente possa riprendersi gli spazi e sottrarli al degrado”. 

Perugia, inaugurato lo spazio per le audizioni protette nell’ambito del Progetto Piuma

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