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Cronaca Monteluce / Via Enrico dal Pozzo

Nuove frontiere: a Perugia il Giardino sensoriale per malati di Alzheimer

Potenziare i cinque sensi, stimolare ed evocare. Con questi obiettivi prende vita a Perugia il Giardino dei Sensi della Residenza protetta di Fontenuovo (in via Enrico dal Pozzo), un luogo pensato e realizzato per i malati di Alzheimer, ma aperto anche ai bambini e agli anziani in generale

Potenziare i cinque sensi, stimolare ed evocare. Con questi obiettivi prende vita a Perugia il Giardino dei Sensi della Residenza protetta di Fontenuovo (in via Enrico dal Pozzo), un luogo pensato e realizzato per i malati di Alzheimer, ma aperto anche ai bambini e agli anziani in generale.

Un giardino terapeutico, ma al tempo stesso uno spazio di integrazione sociale e culturale tra generazioni. Il giardino infatti oltre agli anziani può ospitare un pubblico variegato e si presta come luogo didattico e conoscitivo per gli studenti delle scuole o per adulti o anziani autosufficienti. Negli ultimi mesi sono venuti a visitare il giardino, un gruppo di cammino in città dell’associazione Pedibus di Perugia, i bambini della Scuola Materna Cenerente e della Scuola Elementare Montessori. Più recentemente gli studenti della Scuola Media San Paolo guidati da Luana Trinari, dottore in Scienze Agrarie e Tecnico Paesaggista, hanno avuto modo di fare un'esperienza didattica all'interno dell'orto, riflettendo sulle potenzialità terapeutiche delle piante.

L’uso dei colori, i profumi, i sapori, i suoni e le differenti tipologie di superfici di contatto sono state progettate per risvegliare i sensi del malato d’Alzheimer. I percorsi sono sinuosi ma armoniosi e ben delimitati, privi di angoli e incroci per aumentare la sicurezza degli ospiti, con aree per la sosta e punti di riferimento. Trattandosi, comunque, di un giardino l’elemento fondamentale è la presenza di specie vegetali che possono interagire con gli ospiti ed avere, quindi, finalità terapeutiche. Alcune delle specie risvegliano il gusto, grazie all’abbondanza di frutti, altre stimolano il tatto, con foglie e fiori dalle diverse consistenze e texture, alternando superfici pubescenti, lisce, carnose e ruvide. L’olfatto è stimolato sia da specie aromatiche sia da specie a fiori profumano. L’udito è stimolato dallo scorrere dell’acqua, dal canto degli uccelli, oltre che dal fruscio delle foglie mosse dal vento. La vista, che più di tutti contribuisce all’attrattività del giardino, è stimolata dall’alternanza e dall’omogeneità dei colori. Infatti, il giardino prevede sottoinsiemi di specie la cui caratteristica comune è il colore dei fiori in primavera e delle foglie nella stagione invernale.

Il Giardino dei Sensi si compone di due ellissi a proporzioni auree con pavimentazione a colorazione tenue, antisdrucciolo, antigelo e antiriflesso. Nel giardino sensoriale i malati possono godere del contatto con la natura in un contesto sicuro ed idoneo ad agevolarne il recupero psicofisico e il mantenimento e il rafforzamento delle attività residue. Il Giardino dei Sensi è stato progettato dal Professor Aldo Ranfa, ricercatore presso la Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Perugia.

Da studi condotti nei paesi anglosassoni, in particolare Canada, Stati Uniti ed Europa del Nord, nei quali si è sviluppato il concetto di“giardino sensoriale” e dove questo tipo di giardino si è diffuso ampiamente, è emerso come la fruizione continuativa di un'area verde progettata a tale scopo possa avere comprovati effetti terapeutici. In particolare è stato accertato l’effetto terapeutico su persone affette da disabilità varie (paralisi, cecità, squilibri) con particolare riferimento su quei pazienti affetti da demenza generata dalla malattia d’Alzheimer.

Le specie vegetali prescelte prevedono l’esclusione di quelle allergeniche, tossiche e/o velenose, spinose, irritanti, urticanti, repellenti o pericolose in genere e sono state individuate tre aree di sosta circondate da specie vegetali profumate, per rendere ancora più rilassante e stimolante l’ambiente. Le piante servono anche da punti di riferimento strategici di attrazione, ideati al fine di stimolare le residue capacità mnesiche e l’orientamento spaziale compromessi dalla malattia.

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