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Cronaca

Noto perugino perseguita la compagna: telecamere in casa e auto incendiata

L'uomo, assistito dal legale Eugenio Zaganelli, deve adesso rispondere di danneggiamento. L'udienza è stata rinviata per ascoltare gli altri testimoni finiti in mezzo a questa turbolenta vicenda

L'amore era sbocciato subito. Un colpo di fulmine scoppiato non appena si erano conosciuti. Lei aveva deciso di gettarsi nelle braccia di quell'uomo che la ricopriva d'attenzioni. Ma dopo solo un anno era iniziato il vero incubo. L'uomo, non accettando il figlio della donna, nato da una precedente relazione, aveva iniziato ad umiliarlo senza pietà con l'unico scopo di cacciarlo di casa. La relazione era andata avanti per tre anni. In quell'arco di tempo era nata anche una bambina. Ma la donna, vedendo la situazione degenerare, aveva deciso di buttare il compagno fuori di casa. Ed è da questo momento in poi che inizia il vero incubo.

Pedinamenti, minacce e anche schiaffi senza motivo. Le denunce si accumulano una sopra l'altra fino a quando la notte dell'11 novembre accade l'inimmaginabile. A raccontarlo è propria la donna, comparsa oggi, 15 maggio, in aula per rendere testimonianza. “Ho sentito dei fortissimi rumori provenire fuori dall'abitazione, presa dalla paura mi sono chiusa in camera ed ho chiamato il 113. Una volta arrivati gli Agenti ci siamo resi conto che l'auto era praticamente distrutta”. Ma il racconto non finisce qui. “Dopo che gli agenti se ne sono andati – spiega sempre la donna – ho visto delle fiamme provenire dal giardino”. L'ira sconfinata dell'uomo sfocia in un gesto di irrazionalità completa “Sono uscita è ho visto bruciare la mia Audi A3”. “Ma come fa ad essere certa che fosse lui?”, chiede il giudice Mautone. La risposta è subito pronta: “Ho visionato le telecamere del mio vicino di casa e abbiamo visto passare l'auto del signor G.”.

Passano alcuni mesi e alla donna viene assegnata un'altra abitazione, sempre di proprietà dell'uomo. Ma l'incubo continua senza pietà. “Mi ha messo delle telecamere in casa per spiare ciò che facevo e come se non bastasse ha sparso dell'olio sulle scale con l'intenzione di farmi cadere”. L'uomo, assistito dal legale David Zaganelli, deve adesso rispondere di danneggiamento. L'udienza è stata rinviata per ascoltare gli altri testimoni finiti in mezzo a questa turbolenta vicenda.

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