Eroina nel retto e viaggio in treno da Roma a Perugia: arrestato corriere della droga

Una serata "diversa" per l’Antidroga di Perugia: via, tutti negli scompartimenti dei treni in arrivo. Alla fine si è conclusa con un finale già visto: l’arresto di un corriere della droga diretto in città.

Su un vagone di un treno proveniente da Roma e diretto a Perugia, qualche fermata prima della destinazione, gli uomini della Polizia hanno individuato un volto noto e sospetto: un giovane tunisino venticinquenne, pluripregiudicato e irregolare sul territorio nazionale, domiciliato a Perugia. Tradito dal nervosismo, ha praticamente “costretto” gli agenti a perquisirlo. Visto che non hanno trovato nulla, gli uomini dell’antidroga hanno accompagnato il viaggiatore, “con il suo stesso consenso”, all’ospedale di Perugia, per sottoporlo ad ulteriori accertamenti, in questo caso radiografici.

Sorpresa: è emerso che il tunisino trasportava, all’interno del retto, 2 ovuli termosaldati e sigillati con nastro adesivo trasparente contenenti una polvere biancastra, che successivamente la Polizia Scientifica ha identificato come eroina allo stato puro per più di 20 grammi. A quel punto, immediate ed automatiche le manette per il tunisino, accompagnato in Questura per la formalizzazione dell’arresto in flagranza di reato.

L’arrestato, Tajec Walid, tunisino del 1990, è una consolidata conoscenza per la Polizia di Perugia, identificato con numerosi “alias” e con numerosi trascorsi per la violazione delle norme sull’immigrazione e sullo spaccio di sostanze stupefacenti: nel 2010, in particolare, venne arrestato per aver occultato, sempre nel proprio organismo, 80 grammi di “eroina”, e poi nel 2012, analogamente, venne catturato per la detenzione di più di 1etto di stupefacente, anche in tal caso “eroina”.

All’esito dell’udienza di convalida e del successivo giudizio direttissimo, nella mattinata di mercoledì 4 marzo, presso il Tribunale di Perugia, il tunisino è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere e pertanto accompagnato a Capanne, in attesa della definizione del procedimento a suo carico.