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Cronaca

Elezioni, la Bellillo dice qualcosa di sinistra: "La sicurezza si diffonde con il lavoro, con le case e con il welfare"

La candidata a sindaco della sinistra unita Perugia Città Comune sta riscaldando i cuori di una sinistra che non vuol tornare sotto il cappello del Pd. L'ex Ministro tira fuori ricette concrete senza rinunciare alla sinistra

L'ex Ministro Katia Bellillo. comunista vera e non all'acqua di rose, sta diventando sempre di più una dei protagonisti di questa campagna elettorale che stenta a partire a causa dei toni bassi e programmi non altisonanti dei candidati a sindaco Giubilei e Romizi. La pasionario è una che parla schietta e sta ridando voce a quella sinistra che temeva, per evitare l'effetto Lega, di turarsi il naso e finire in qualche lista civica del candidato del centrosinistra. La sinistra di Perugia Città Comune sta prendendo forma e trovando candidati, lei sta prendendosi il palcoscenico sfruttando per adesso gli incontri territorio dopo territorio e buca alla grande il web. 
 
La Bellillo non ha paura di dire che un'altra sicurezza è possibile senza dover mettere l'esercito (la proposta della candidata Tizi dei 5Stelle) o ulteriori posti fissi di polizia in città (a Fontivegge battaglia del centrodestra più civici). La sua ricetta è rigorosamente di sinistra. "Spero che, dopo un ventennio di queste promesse farlocche, le persone abbiano capito che, se vogliamo tornare ad essere sicuri, bisogna creare le condizioni materiali reali perché ogni abitante di questa città sia al sicuro" ha scritto sulla sua pagina Fb "Puoi riempire ogni angolo di telecamere, squadre di soldati, ma se c’è chi non ha una casa, non sa come riempire il piatto a pranzo e a cena, non ci sarà mai la sicurezza, perché è l’esclusione, la vita ai margini sociali che produce la disperazione, l’umiliazione morale, le dipendenze non solo dalla droga".
 
 Insomma la sicurezza si combatte con l'integrazione, con il lavoro, con la partecipazione sociale e con il welfare a favore dei poveri, degli ultimi. Tradotto: dare un tetto e un futuro a chi è in difficoltà darebbe più risultati di mille telecamere lo di altri 20 tra agenti e militari in più a pattugliare il capoluogo. "Per noi che vogliamo Perugia città in comune, nel capitolo del bilancio sicurezza, saranno previste le risorse per garantire sì la sicurezza ma quella sociale, per far tornare il quartiere un pilastro democratico, con azioni sul territorio concrete per garantire una casa e il lavoro, sostenendo le relazioni e cancellando le solitudini. Mai più svendere patrimonio pubblico ai privati, anzi intervenire perché proprietà private inutilizzate siano utilizzate per progetti sociali a favore dell’associazionismo, per aumentare il numero di case popolari o per attività lavorative che il municipio sosterrà anche con agevolazioni per i primi anni d’attività". 
 
C'è voluta la Bellillo per tornare a sentire qualcosa di sinistra, ben concreto, per il popolo dopo anni di sole campagne per i diritti civili.  "Solo in questa maniera i cittadini di Perugia, capiranno di essere al sicuro e che i loro soldi sono stati ben spesi. Riflettete e non lasciatevi suggestionare dai loro bei faccioni attaccati sui muri! Amate chi vi ama". Parola della candidata a sindaco Bellillo. 

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