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Cronaca

Parco dei Rimbocchi, violazione delle norme anti covid, commercio abusivo e sporcizia. L'Associazione Mirò non ne può più

Interventi immediati per ristabilire la legalità: lo chiede Antonio Lusi, a nome dell’Associazione culturale Mirò, al Comune e a quanti hanno responsabilità in proposito

Ristabilire un minimo di legalità all'interno del parco dei Parco Rimbocchi. Lo chiede Antonio Lusi, a nome dell’Associazione culturale Mirò, al Comune e a quanti hanno responsabilità in proposito. Racconta: “Le criticità si presentano soprattutto nelle giornate di sabato e domenica mattina, quando qualsiasi norma, anche la più basilare, viene puntualmente disattesa e platealmente infranta da un ampio gruppo di persone. Individui che si infischiano di tutto e di tutti, continuando a fare il proprio comodo, sicuri come sono che tanto nessuno interverrà per fermarli”.

Quali i comportamenti in trasgressione delle regole?
“Punto primo: violazione continua delle norme anti covid 19, che di fatto non consentirebbe di giocare a calcio”.
Quale il principale motivo di preoccupazione?
“Non vorremmo che, nel malaugurato caso scoppiasse un focolaio, la colpa poi ricadesse sull’Associazione Mirò che gestisce l'area”.
C’è dell’altro?
“Sì: il commercio abusivo di birra e gelati. Il fatto che si vendano in modo irregolare a noi importa fino a un certo punto, in quanto non siamo un pubblico esercizio. Ma poi la cura e la pulizia dei luoghi ce la sobbarchiamo noi”.
Quali gli esiti di questa illegalità?
“Tutto il disastro che ne consegue, visto che poi siamo costretti a ripulire e a dividere i rifiuti, soprattutto il vetro, per consentire la raccolta differenziata”.
E ancora?
“L'uso abusivo dei materiali del Circolo, tipo sedie e servizi igienici che poi vanno sanificati”. 
Ma non potete impedirlo?
“In teoria sì, ma poi accade che alcuni di loro, per dispetto, ti orinano in corrispondenza dei muri del Circolo o dove capita, fregandosene della presenza di tanti bambini”. 
Ha fatto presente la situazione a chi di dovere?
“La situazione è stata a più riprese denunciata, ma senza alcun riscontro da parte dell'Amministrazione locale che sembra non essere interessata al problema”.
Dunque lassisti con altri, ma con voi rigoristi, vero?
“Siamo stati massacrati per via della musica, con presenza di forze dell’ordine e verifiche dei livelli di decibel. Salvo scoprire che era tutto a posto”.
Cosa chiedete, dunque, al Comune di Perugia?
“Innanzi tutto, chiediamo l'inibizione del campo da calcetto, almeno fino a quando non sarà consentito poterne usufruire”.
Che altro?
“Disincentivare, con tutti i mezzi possibili, la vendita abusiva di birra o almeno, in subordine, far sì che i vuoti vengano poi messi allìinterno di una campana per il vetro, sempre che ci sia fornita”.
Cosa farete come Associazione?
“L’Associazione culturale Mirò, dal canto suo, non intende più tollerare questa situazione. A cominciare da domani mattina, scriverà a tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali, anche e soprattutto per il motivo che non vogliamo essere complici silenti di questo stato di cose. È inutile continuare a lavorare con mascherine, rispetto delle norme sul distanziamento, gel sanificanti… quando poi si consente ad altri di fare ciò che vogliono”.
 

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