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Cronaca Foligno / Localita' Colfiorito

"No al parco eolico a Colfiorito": il Tar dà ragione all'Umbria e boccia le Marche

Il braccio di ferro tra le due regioni sullo sfruttamento del parco di Colfiorito registra una importante vittoria dell'Umbria che si era opposta alle 17 torri eoliche fortemente volute dalle istituzioni marchigiane. Progetto "bloccato" dal Tar

Nessuna torre eolica potrà essere "piantata" nel parco di Colfiorito che è per metà in territorio umbro e per l'altro in quello marchigiano. Il progetto di 17 mega pale per produrre energie dal vento è stato bocciato dal Tar delle Marche dato che ci sarebbe una  "non coerenza con il paesaggio umbro rispetto alle 17 torri eoliche proposte dalla Comunità Montana di Camerino e dalla società Anemon spa nei comuni di Monte Cavallo, Pievetorina, Serravalle di Chienti".

L'espressione del Tar delle Marche, su ricorso proposto da Italia Nostra, annulla i provvedimenti favorevoli della Regione Marche e del Consiglio dei Ministri, sottolineando i dissensi della Regione Umbria e della Soprintendenza. L’assessore provinciale all’urbanistica, politiche dei centri storici e PTCP, Carlo Antonini entra nel merito della discussa questione delle pale eoliche: “Sia la Regione Umbria che la Provincia di Perugia, infatti  in sede di istruttoria e sopralluogo inerenti il procedimento di VIA, avevano palesato alla Regione Marche carenze documentali e problemi d'impatto visivo e naturalistico ambientale rispetto al territorio umbro. Era stato evidenziato che gli aerogeneratori, previsti in vicinanza del Parco di Colfiorito, avrebbero impattato in maniera determinante con l’insieme paesaggistico della palude, compromettendo gravemente gli elementi identitari di un'area di particolare interesse naturalistico-ambientale, vincolata ai sensi del D.Lgs 42/200, sito d'interesse comunitario protetto, sin dagli anni settanta, dalla convenzione internazionale di Ramsar".

"Tale vicenda - ha concluso ancora Antonini -  ci offre l'opportunità di ribadire che occorre prestare grande attenzione e cautela nel governo di territori di notevole pregio naturalistico e paesaggistico e conseguenti fragilità, il cui valore risulta essere basato sull' equilibrio dei propri elementi identitari, di territori con orizzonti limitati, molto diffusi sia nella regione Umbria che nelle Marche, al fine di evitare alterazioni dello skyline che i caratteri distintivi del contesto non potrebbero tollerare".

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