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Cronaca Castiglione del Lago

Castiglione del Lago, il parcheggio della discordia: "Nessuno scempio per l'ambiente"

"L'intervento non prevede in alcun modo l'utilizzo di materiali quali cemento o asfalto, né tanto meno l'espianto degli ulivi presenti in loco e la realizzazione sarà attuata con tecniche di ingegneria naturalistica"

Non si placano le polemiche sul parcheggio di Via Belvedere a Castiglione del Lago. Da un lato c'è Il comitato “Salviamo il Poggio”, si che si propone di tutelare lo stesso dalla realizzazione di un parcheggio di circa 60/70 posti auto.  Dall'altro c'è il gruppo di maggioranza che al riguardo - in un nota - ha voluto sottolineare  che l’intervento non prevede in alcun modo l’utilizzo di materiali quali cemento o asfalto, né tanto meno l’espianto degli ulivi presenti in loco, ma semplicemente il “riporto” di terra". La maggioranza sostiene il fatto che la realizzazione sarà attuata con tecniche di ingegneria naturalistica, nell’ottica di conclusione dei lavori in breve tempo, con ridotto disagio per la cittadinanza ed i turisti.

Anche un castiglionese doc, in una lunga lettera arrivata alla nostra redazione, ha voluto prendere posizione circa il dibattito che si è aperto per il parcheggio della discordia:  “Castiglione del Lago ha visto una lenta e continua trasformazione dovuta all’ammodernamento o all’adeguamento degli spazi coerentemente con il miglioramento dei servizi e per facilitare l’introduzione dei nuovi strumenti tecnologici. Pensate cosa ha significato adeguare le strade, una volta poco più che sentieri nati per il passaggio dei carri, al successivo transito automobilistico e degli autoarticolati.

I castiglionesi dovrebbero ricordare bene “Via del Pidocchio” ora Via Carducci, o la grande estensione della “sacca” di lago denominata “La Buca”, che – bonificata - ha dato sfogo all’attuale strada che va da Via Brigata Garibaldi al Cimitero, pesandone le differenze ed anche gli attuali benefici.

Lo scempio”, se non addirittura la “snaturalizzazione” contestata, consisterebbe nell’alzare un gradone allo stesso livello della strada, senza toccare nessun olivo, con la base inerbita, per permettere un migliore, anche se non risolutivo, servizio ad un Centro Storico e ad un Ospedale che, è bene ricordare, è diventato il punto di riferimento del Trasimeno.

Personalmente, ritengo, sia per l’operato dei progettisti che degli Organi preposti all’approvazione del progetto e proprio in virtù del pregio paesaggistico dell’area e delle normative di tutela oggi imposte, di essere più che convinto che l’intervento non intaccherà minimamente alcun “cono visivo”, garantendo un migliore servizio per residenti e turisti.

“Concludo nella speranza che Castiglione del Lago comprenda che non si vive di soli ricordi e che la conservazione, di cui sono un convinto paladino, necessiti comunque di essere adeguata, senza per questo essere stravolta, per garantire quel futuro che altrimenti ci vedremo scorrere vicino senza coglierne gli aspetti positivi”. 

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