rotate-mobile
Cronaca Marsciano

Operaio morto a Papiano, Cgil: "Mettere al centro le persone"

La Cgil Umbria interviene sulla morte dell'operaio rumeno in un'azienda agricola di Papiano scalo, a Marsciano, affermando che è necessario mettere al centro le persone e non il mercato del lavoro

La morte del giovane lavoratore rumeno avvenuta il 9 novembre, in un'azienda agricola di Papiano, porta a 18 il numero delle vittime sul lavoro dall'inizio dell'anno nella nostre regione, già al di sopra, dunque, dei dati relativi al 2009 e al 2010, il tutto mentre l'occupazione si contrae e dilaga la cassa integrazione.

Ma secondo Cgil Umbria, al di là dei tristi conteggi, quest'ennesima morte evidenzia ancora una volta come a pagare, anche con la vita, siano sempre i lavoratori più deboli, in questo caso un giovane immigrato rumeno. La magistratura naturalmente appurerà cause e responsabilità del caso specifico, ma è impossibile non osservare, in linea generale, come il dilagare nel mondo del lavoro di situazioni di precarietà e ricatto portino sempre più spesso ad epiloghi drammatici. Il ricordo della tragedia di Barletta è ancora fresco nelle nostre menti.

Allora il sindacato sottolinea l'inspiegabile calo di attenzione che si riscontra da parte del Governo e più in generale della società tutta verso il fenomeno delle morti sul lavoro. Appare sempre più evidente, infatti, che in un momento di grande difficoltà quale quello attuale, sia necessario rimettere al centro non i mercati, non le borse, ma le persone e il loro lavoro. Questa dovrebbe essere la vera priorità della politica.

Nel chiedere un cambio radicale di passo e di atteggiamento verso questa vera e propria piaga, la Cgil dell'Umbria e la Camera del Lavoro di Perugia si stringono attorno ai familiari e agli amici della vittima.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Operaio morto a Papiano, Cgil: "Mettere al centro le persone"

PerugiaToday è in caricamento