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Cronaca Centro Storico

Paolo Rossi presenta a Perugia "1982, Il mio mitico Mondiale": calcio ed emozioni

Il campione del mondo, Paolo Rossi è tornato sabato a Perugia dove ha presentato il suo libro "1982, Il mio mitico mondiale", scritto con la moglie Federica Cappelletti

Paolo Rossi è tornato a Perugia, sabato, per la presentazione del suo libro "1982, Il mio mitico mondiale", in un incontro svoltosi alla terrazza del Mercato coperto, per un pomeriggio dal clima gradevole e denso di bei ricordi targati 1982. Chi non ricorda i momenti del Mondiale del 1982, quello vinto battendo le quattro nazionali più quotate del panorma calcistico del momento: Argentina, Brasile, Polonia e Germania.

Tutti hanno una storia da raccontare, personaggi famosi e meno famosi che conservano nel loro baule di ricordi un aneddoto legato ai quei giorni di giubileo e festa per tutto il Paese: per questo Paolo e la moglie hanno deciso di racchiuderle in un libro, un pezzo di vita che fa parte di tutti noi.

Ad aprire l'evento, il giornalista Mario Mariano, con il vicesindaco Nilo Arcudi, ma anche tanti appassionati e nomi noti del mondo del pallone, come Walter Novellino, Alvaro Arcipreti e dirigenti del Perugia di ieri e di oggi.

Molti anche gli appassionati di calcio accorsi nella splendida cornice del centro storico per rivivere un pezzo di 1982, insieme ad uno dei protagonisti indiscussi della spedizione spagnola della Nazionale Italiana di Bearzot, evento che ha creato nella mente di appassionati e non un vero spartiacque di emozioni e storie da raccontare, aneddoti raccolti nel libro scritto a quattro mani con la moglie Federica Cappelletti.

Paolo Rossi a Perugia per "1982, il mio mitico Mondiale"

Ad aprire le danze nell'evento di sabato pomeriggio è il vice sindaco di Perugia, Nilo Arcudi che sottolinea il fatto che Pablito abbia scelto il capoluogo umbro per presentare il suo libro: "Chi non ricorda il Mondiale del 1982, uno spartiacque per il Paese che respirava in quegli anni aria di fiducia, anche a livello economico. Dovremmo oggi richiamare quei momenti in questo periodo di crisi economica. Paolo ha scelto Perugia per presentare il suo libro, la città dove, insieme alla moglie ha deciso di mettere al mondo i propri figli. La città vive un momento particolare, ma persone come Rossi testimoniano quanto sia straordinaria Perugia, nonostante gli ultimi fatti di cronaca. Rossi ha vissuto il calcio in modo eccezionale, non solo sul campo, ma anche in famiglia e addirittura in veste di commentatore per Sky".

A prendere la parola, nei panni di mediatore è Mario Mariano, pozzo di conoscenza giornalistica e conoscitore delle dinamiche calcistiche di tre generazioni, che sviluppa la sua narrativa tra aneddoti e curiosità di quel periodo e che introduce il suo amico Pablito che non nasconde l'emozione di prendere la parola davanti ad una platea incuriosita dal personaggio e dal mito: "Ho un sacco di emozioni, sono arrivato a Perugia nel '79, in un periodo che per chiamare a casa avevo i gettoni. Rivedo volentieri alcuni vecchi amici con piacere. Devo precisare che il libro è scritto da mia moglie e nasce da una sua idea, infatti, in molti ricordano i frangenti del Mondiale del 1982".

Il campione mondiale di Spagna 82 continua il suo intervento, affermando che quel campionato è rimasto più vivo nella mente della gente, rispetto a Germania 2006, anche per la presenza di persianggi "storici come Bearzot e l'allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini: "Nonostante il periodo difficile che stavo vivendo, per via della vicenda calcioscommesse, ho un bel ricordo di quell'anno a Perugia. Franco D'Attoma era un presidente straordinario, poi avevo Castagner come allenatore e personaggi come Ramaccioni".

Sul palco seguono gli interventi di Walter Novellino di Alvaro Arcipreti che racconta il suo aneddoto sull'arrivo di Rossi a Perugia: "Lui arrivò quando io ero militare ed in camerata, noi di Perugia potevamo vantarci di aver comprato Paolo Rossi".

Subito dopo ancora Pablito: "La gente vedeva in me, il ragazo della porta accanto, non avevo un fisico eccezionale e anche senza questo sono riuscito a farmi valere. In quel Mondiale, dove tutti ricordano anche il 3-2 al Brasile, abbiamo vinto contro le 4 Nazionali più forti e avremmo potuto vincere contro chiunque".

Nella lunga chiacchierata rievocativa, un commento anche sul caso del calcioscommesse che costò a Rossi ben 2 anni di squalifica "per una chiacchierata con un signore che gli disse che i giocatori dell'Avellino erano disposti a pareggiare la partita e a farmi anche segnare. Il match finì 2-2 e segnai. Questo fu sufficiente all'epoca per farmi perdere 2 anni, nonostante tutta la squadra si rifiutò all'idea della combine".

Dopo un mare di ricordi ed emozioni legate al pallone, ci si avvia verso la conclusione con l'intervento di Arcudi: "Rossi dimostra la fortuna di vivere a Perugia, al contrario di alcuni giornalisti che vengono qui per due ore e non ne vedono la bellezza".

Pablito, dunque è di nuovo a Perugia e chissà che non decida di restarci con la sua simpatia e la sua verve...

 

 

 

 

 




 

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