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Cronaca

Diabete di tipo 2, dall'Umbria nuove speranze di cura: ecco il nuovo trattamento

La sanità umbria si conferma all’avanguardia per la cura e il trattamento dell’obesità e del diabete. Il trattamento riguarderà per il momento 100 persone

L'azienda ospedaliera di Terni potrà applicare un trattamento innovativo per combattere il diabete mellito di tipo 2, malattia che ad oggi è ancora incurabile e causa di gravi complicanze che compromettono la qualità della vita. Si tratta di uno studio clinico randomizzato no profit, senza precedenti al mondo, per la cura del diabete mellito di tipo 2 attraverso la chirurgia bariatrica mininvasiva in pazienti obesi di nuova diagnosi: in nove anni coinvolgerà 100 pazienti, alcuni dei quali già arruolati. 

Il progetto di questo importante studio è risultato vincitore di un grant competitivo di ricerca negli Stati Uniti per un milione di dollari, finanziati dalla società di Cincinnati Ethicon Endo Surgery. La sua realizzazione è stata resa possibile anche grazie al fatto che presso l’ospedale Santa Maria di Terni è già attivo un centro multidisciplinare per lo studio e la cura dell’obesità che segue e cura centinaia di pazienti affetti da obesità e da altre malattie metaboliche quali il diabete tipo 2, anche tramite l’esecuzione delle più avanzate tecniche di chirurgia bariatrica quali la sleeve gastrectomy laparoscopica ed il bypass gastrico eseguito con tecnica robotica.
 
“Lo studio ESINODOP è totalmente no profit - spiega il dottor Parisi - ed il contratto di finanziamento con l’ente americano è stipulato per coprire unicamente le spese necessarie per lo studio, secondo le vigenti leggi italiane sulla ricerca clinica che garantiscono al team di ricerca una completa ed incondizionata indipendenza ed autonomia sia scientifica che economica rispetto allo sponsor stesso che non può in alcun modo condizionare la conduzione ed i risultati dello studio a garanzia dell’integrità scientifica ed etica del progetto”. 

“L’intervento chirurgico mininvasivo alla base dello studio è la sleeve gastrectomy laparoscopica - spiegano i dottori Amilcare Parisi, Stefano Trastulli e Jacopo Desiderio, ideatori ed investigatori del progetto - una procedura già abitualmente utilizzata nell’ambito della chirurgia dell’obesità (o bariatrica). L’ipotesi, sostenuta anche da recenti evidenze scientifiche, è che l’esecuzione di questa procedura chirurgica in pazienti obesi subito dopo la diagnosi di diabete e prima che si siano sviluppate complicanze legate alla stessa malattia,  possa curare efficacemente il diabete mellito tipo 2 e quantomeno causarne una remissione più duratura nel tempo, con il risultato di prevenire le sue complicanze disastrose anche senza la necessità di assumere farmaci antidiabetici”. 

Ciò è anche legato al fatto che nelle fasi precoci della malattia diabetica è ancora possibile recuperare e stimolare, tramite gli effetti metabolico-ormonali indotti dalla sleeve gastrectomy laparoscopica, la produzione e la secrezione di insulina pancreatica che nei pazienti diabetici si deteriora progressivamente nel tempo fino ad esaurirsi completamente, indipendentemente dalla cure mediche farmacologiche ad oggi disponibili.

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