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Cronaca San Sisto

E' tornata a caccia dei nostri soldi: la finta dottoressa Citti truffa ma stavolta rischia il carcere

A febbraio era stata messa dal Tribunale sotto sorveglianza speciale per due anni. Avrebbe dovuto cercarsi un lavoro e vivere onestamente. Nei giorni scorsi denunciata per una truffa a danno di un famigliare di un paziente

(seguici su twitter:   @nicola_bossi)

E' tornata. Senza camice da medico o toga da avvocato. Ma è ricomparsa sulla scena perugina con un solo obiettivo: truffare la gente perbene che vuole fare una buona azione. La dottoressa, già avvocato, già professoressa Citti è stata di nuovo segnalata alla Polizia da un uomo truffato - toscano - che stava assistendo un parente all'Ospedale del Santa Maria della Misericordia.

La dottoressa Citti stavolta ha vestito i panni della "figlia disperata di un malato" a cui avevano degli ignoti rubato il portafoglio e non sapeva come tornare a casa. Ovviamente non era così. E non aveva nessuno da accudire al nosocomio. L'uomo si è sentito in dovere di aiutare questa ragazza che piangeva come una fontana. E così ha perso lui qualcosa di reale: 50 euro. Il giorno dopo, però, ritornando all'Ospedale l'uomo truffato ha voluto vederci chiaro: al posto fisso di polizia ha identificato in una foto la giovane. Da qui è scattata la denuncia per truffa.

Ma ora la dottoressa Citti rischia il carcere: a febbraio la donna era stata messa sotto sorveglianza speciale per due anni dopo 14 condanne. Il Tribunale di Perugia aveva ribadito che da ora in poi doveva vivere in maniera corretta: cercare lavoro e l'onestà. Ricerca vana.

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