E' tornata a caccia dei nostri soldi: la finta dottoressa Citti truffa ma stavolta rischia il carcere
A febbraio era stata messa dal Tribunale sotto sorveglianza speciale per due anni. Avrebbe dovuto cercarsi un lavoro e vivere onestamente. Nei giorni scorsi denunciata per una truffa a danno di un famigliare di un paziente
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E' tornata. Senza camice da medico o toga da avvocato. Ma è ricomparsa sulla scena perugina con un solo obiettivo: truffare la gente perbene che vuole fare una buona azione. La dottoressa, già avvocato, già professoressa Citti è stata di nuovo segnalata alla Polizia da un uomo truffato - toscano - che stava assistendo un parente all'Ospedale del Santa Maria della Misericordia.
La dottoressa Citti stavolta ha vestito i panni della "figlia disperata di un malato" a cui avevano degli ignoti rubato il portafoglio e non sapeva come tornare a casa. Ovviamente non era così. E non aveva nessuno da accudire al nosocomio. L'uomo si è sentito in dovere di aiutare questa ragazza che piangeva come una fontana. E così ha perso lui qualcosa di reale: 50 euro. Il giorno dopo, però, ritornando all'Ospedale l'uomo truffato ha voluto vederci chiaro: al posto fisso di polizia ha identificato in una foto la giovane. Da qui è scattata la denuncia per truffa.