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Cronaca

Lotta contro il cancro, nasce un nuovo modo per affrontare serenamente la chemio

L'Aucc ha voluto incrementare l'investimento di risorse umane ed economiche su una disciplina la cui efficacia può essere percepita e misurata e che sta dando risultati tangibili

L'Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus e l'associazione A.R.ONC. (Amici della Radioterapia Oncologica onlus) hanno presentato in conferenza stampa martedì 21 giugno 2016 all'interno della sala Montalcini del Creo di Perugia il progetto Musicoterapia attivo da circa un anno all'interno della Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica dell'Azienda Ospedaliera di Perugia. Un progetto che migliora sempre di più la qualità della vita dei pazienti oncologici.

Emilio Duca, Direttore generale dell'azienda ospedaliera di Perugia ha dichiarato: “L'innnovazione e le conoscenze scentifiche non trovano piena rispondenza nelle terapie se non sono accompagnate dalla relazione che si stabilisce tra il medico e il paziente oncologico. Di fronte a diagnosi della malattia e alle terapie l'uomo mostra tutta la sua fragilità ed è allora che la scienza medica ha l'obbligo di supportare quella fragilità”.

Cynthia Aristei, Direttore Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica Azienda Ospedaliera Perugia dichiara: “Tutto il personale della Radioterapia oncologica crede fortemente nel valore intrinseco di questo progetto. Noi abbiamo un rapporto ventennale con gli psicologi. Siamo stati tra i primi, insieme ai colleghi dell'Oncologia medica della nostra struttura, ad attivare una sinergia con il settore psiconcologico. Il progetto di musicoterapia può essere visto come un'evoluzione del rapporto con i colleghi psiconcologi. Desideriamo avere una visione globale delle cure rivolte al paziente e in questa ottica abbiamo accolto la proposta della dottoressa Giuliana Nataloni”.

L'Aucc ha voluto incrementare l'investimento di risorse umane ed economiche su una disciplina la cui efficacia può essere percepita e misurata e che sta dando risultati tangibili. “L'Aucc – dichiara Giuseppe Caforio, presidente Aucc – è da sempre orientata a trovare sistemi innovativi e di miglioramento della qualità della vita della persona colpita da patologia oncologica, soprattutto nelle fase della terapia. La musicoterapia rappresenta in questo senso uno strumento collaudato con effetti benefci impensabili. Guarire dal cancro si può ma è fondamentale che il malato lo voglia. La musica può aiutare in questo senso”.

È stata scelta la metodologia della musicoterapia recettiva, cioè dell'ascolto di musica, preliminarmente composta, in presenza del terapeuta. Nelle sedute di musicoterapia recettiva si intende offrire ai pazienti un luogo in cui l'ansia, comprensibilmente associata al luogo e all'attesa di una terapia che cura ma provoca anche effetti collaterali di varia entità, possa essere espressa, contenuta e gestita. Si propone anche una riduzione degli effetti collaterali ad essa correlati. L'ansia viene valutata con la somministrazione di test specifici i cui risultati comunicano dati attendibili circa la valenza del progetto.

Ricondurre la mente alla propria identità, a partire da brani musicali scelti secondo il gradimento o l'esigenza del momento, rappresenta un modo per arginare uno stato d'ansia, che spesso incide sulla collaborazione allo svolgimento della terapia, come anche sull'entità degli effetti collaterali. La musica spesso funziona da enzima, che catalizza una reazione altrimenti bloccata, come ad esempio il pianto, di dolore o di rabbia. Nella musicoterapia recettiva assume importanza centrale il rapporto paziente-musica. L'attività è coordinata e condotta dalla dottoressa Giuliana Nataloni, psichiatra e musicoterapeuta la quale è coadiuvata dalla dottoressa Elisabetta Sacchi, psicologa.

“La valenza terapeutica di questo progetto – dichiara la dottoressa Giuliana Nataloni – riguarda la presa in carico della sofferenza psicologica del paziente oncologico e dell'ansia associata ai trattamenti oncologici e al luogo di cura. Le persone aderiscono con facilità al percorso che è differenziato in 3 moduli. Emergono dai questionari che l'ansia diminuisce dopo questa forma terapica. L'altro aspetto interessante del progetto è legato alla formazione di giovani studenti in psicologia. Gli psicologi in formazione hanno l'opportunità di venire a contatto subito con una situazione di psicologia clinica perchè partecipano attivamente alle attività di musicoterapia”.

Sono otto gli psicologi tirocinanti coinvolti nel progetto: Andrea Alessandri, Riccardo Catanzaro, Tommaso Giannelli, Ilenia Murasecco, Giulia Onori, Giada Raspa, Giulia Sargentini, Gianmarco Ventura coordinati e supervisionati dalla dottoressa Nataloni. “La convenzione in essere tra Università di Perugia e Aucc onlus – dichiara Claudia Mazzeschi, Coordinatrice corso di Laurea Magistrale in Psicologia dell'Università di Perugia – ha un grande valore per gli psicologi in formazione. Il nostro tirocinante non è solo osservatore ma partecipa attivamente al progetto e ne rende possibile lo sviluppo. Questo lo può fare perchè è accompagnato da personale medico preparato. La psicologia entra veramente nelle cure del paziente ed è questo il contributo di un progetto del genere. Si va sempre di più nella direzione del modello bio-psico-sociale in cui la cura della malattia passa anche attraverso la cura della persona”.

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