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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ospedale di Perugia, un reparto "nuovo" per i piccoli pazienti di Oncoematologia Pediatrica

Nuovi ambienti e nuovi posti letto, sia in Day Hospital che in Degenza ordinaria per i trapianti di midollo osseo, e ampliamento dell’area e degli spazi ambulatoriali: rinnovato il reparto della struttura complessa di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Perugia. A fronte di un aumento dell’attività e dell’attrattività, con in crescita pazienti provenienti anche da fuori regione e non solo (oltre il 41%), “sono state individuate soluzioni logistico-organizzative per superare alcune criticità”, come è stato sottolineato durante la presentazione. Insieme all’attività assistenziale della struttura - nel 2016, 230 ricoveri ordinari (+1,3%), 75 ricoveri Day Hospital (+59,6%), 6.544 prestazioni ambulatoriali - sono state infatti presentate tutte queste novità con gli interventi dell’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, del direttore generale dell’Azienda ospedaliera Emilio Duca e del primario della struttura di Oncoematologia Pediatrica Maurizio Caniglia.

“Un ulteriore tassello che mettiamo a disposizione e che qualifica il servizio sanitario regionale” ha affermato Barberini che poi ha aggiunto: “Un lavoro che si fa grazie ad una esperienza del passato che è stata valorizzata, dando una risposta ad una settore, quello della pediatria e dei bambini, che è meritevole di attenzione. In questo modo inoltre si valorizza ancora di più una struttura dell’Azienda ospedaliera che ha investito tanto e che ha dato risposte di grande qualità alla nostra regione”.

“Negli ultimi anni – ha ricordato Duca – l’attività di Oncoematologia Pediatrica è significativamente aumentata grazie alla arrivo di pazienti inviati dai vari centri umbri ma anche delle regioni limitrofe. Inoltre è aumentato in modo esponenziale il numero di famiglie straniere che decidono di far curare il loro figlio a Perugia, in quanto il centro offre di poter effettuare le terapie più avanzate nel campo delle leucemie e dei tumori solidi”. In particolare – è stato spiegato dal professor Caniglia – il trapianto di cellule staminali emopoietiche “è sicuramente il punto di forza con la possibilità di effettuare anche trapianti parzialmente compatibili”, grazie anche alla collaborazione con l’Istituto di Ematologia. Questo, insomma, ha consentito di aumentare l’attrattività del centro. Nell’estate 2016, inoltre, è stata rinnovata la convenzione con il Venezuela che invia pazienti specificamente per il Trapianto di cellule staminali emopoietiche.

Nel dettaglio, si sono creati tre nuovi ambulatori dedicati al follow-up dei piccoli pazienti in ambienti limitrofi al reparto; 4 posti letto di Day Hospital (attività che rappresenta un supporto indispensabile per l’effettuazione di terapie anche impegnative nei pazienti dimessi in follow-up ma ancora molto medicalizzati) e un ambiente con tre poltrone per le terapie infusionali e trasfusionali al posto dei vecchi ambulatori; ulteriori 4 posti letto infine per la degenza ordinaria (passando così dai 7 precedenti a 11) nell’area dell’ex Day Hospital.

“Tali soluzioni certamente miglioreranno il servizio ai piccoli pazienti, un risultato positivo e tempestivo al loro servizio e delle famiglie” ha commentato Caniglia che poi ha messo l’accento sul “lavoro di squadra” che “ha visto riunite tutte le risorse interne ed esterne”. Soluzioni arrivate – è stato infine evidenziato – dopo le sollecitazioni delle famiglie stesse, con il Comitato per la vita ‘Daniele Chianelli’ che si è fatto portavoce di queste nuove esigenze.

Per l’assessore Barberini con questa nuova esperienza “si continuano a dare risposte di qualità grazie ad un struttura più efficiente e alla sua rifunzionalizzazione, investendo risorse pubbliche ed adeguando gli standard alle necessità”. Necessità che secondo Barberini “aumentano” perché “ci sono sempre nuovi bisogni e perché questa struttura sta dando risposte non solo ad una dimensione regionale ma a tutta una serie di realtà internazionali”. 

Alla presentazione è intervenuto anche il consigliere regionale ,facente parte della commissione Sanità ,Marco Squarta, che ha seguito con scrupolo la riorganizzazione degli spazi della struttura:" ci sono progetti assistenziali rivolti alle fasce deboli che non hanno colorazione politica, sono orgoglioso di presenziare ad un evento che segna una svolta per la cura di malattie cosi devastanti, ma che in un centro di così alta eccellenza possono  essere debellate".

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