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Cronaca

Traffico di droga, il calvario (infinito) di due commercianti: "Ora assolti ma per anni definiti dei mostri"

Finiti sotto accusa nell'ambito dell'operazione "Trolley" volta a smantellare un presunto sodalizio che gestiva il narcotraffico sull'asse Calabria Umbria

Secondo l'accusa i due fratelli avrebbero ricevuto da Antonio Procopio e detenuto, al fine di spaccio, un chilo e mezzo dicocaina trasportati mediante trolley con l'autobus della linea Rossano - Perugia. Tre anni fa un blitz dei Ros in casa dei fratelli, poi gli arresti domiciliari e infine il processo, che oggi si è concluso con l'assoluzione. "Conoscevamo Procopio perchè avevamo dei rapporti di natura commerciale per via delle auto, ma nulla più e ci siamo finiti in mezzo anche noi. La famiglia non ci ha mai abbandonato, consapevole della nostra innocenza, ma a 55 anni vivere con l'accusa di essere uno spacciatore mi ha fatto sentire un uomo perso, completamente". 

Anche l'avvocato Antonio Cozza esprime soddisfazione per la sentenza: "Fin da subito ho cercato di domostrare l'innocenza dei mie assistiti, onesti lavoratori che per tutta la loro vita non hanno fatto altro che portare avanti la loro attività per dare da mangiare alla famiglia. E' emerso dal carteggio processuale la completa estraneità dei fatti e sono molto soddisfatto della decisione del giudice".

"Ringrazio la giustizia perchè mi ha dato prova di esistere, commenta Fortunato Cucci. La prima cosa che ho fatto è stata chiamare mia moglie. Oggi è il giorno in cui vedo la luce dopo tre anni". 

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