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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Comune, Calabrese rincara: "Omphalos ha sputato in faccia ai cattolici di Perugia, niente patrocinio"

L'assessore su Facebook: "Autodiscriminate la vostra bandiera, magari volete proprio questo"

Niente patrocinio alla giornata contro l'omofobia. Niente patrocinio al Perugia Pride. In sintesi: niente più patrocinio del Comune di Perugia agli eventi e alle attività di Omphalos. Così, dopo la risposta alle interrogazioni di Pd e M5S, l'assessore Francesco Calabrese rincara la dose su Facebook. L'onda è sempre quella della locandina del Pride Village 2017: “Ricapitolando – scrive a risposta di un post del presidente di Omphalos Stefano Bucaioni - , il patrocinio è il riconoscimento di rilevanza, almeno cittadina, che viene attribuito ad un qualche evento. Lo ridico qui, non può fornire un giudizio di merito (sarebbe pretesa un po’ da ‘regime’ dividerli tra eventi che ci piacciono e quelli no), ma riconosce la sua obiettiva rilevanza e quell’evento si fregia del patrocinio comunale, logo ufficiale con scudetto e Grifo. Quel Grifo è patrimonio comune di tutti i cittadini di Perugia, per questo è giusto riconoscerlo senza limitarlo con valutazioni di parte, ma chi se ne fregia deve essere capace di ricordarsi che quel Grifo è di tutti i perugini, tutti li rappresenta”. 

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E ancora: “Perugia è una grande e varia comunità, composta da ricchezze di ogni genere, che vanno tutte rispettate. Tra queste c’è una sensibilità religiosa a cui un anno fa si è sputato in faccia con un’immagine che è andata ben oltre l’offensivo. Chi non coglie subito cosa sia quel cuore raggiante, basta che fa una minima ricerca su Google e troverà il significato di una iconografia cattolica sulla purezza della Modonna, vergine e madre. La carica particolarmente aggressiva di quella brutta caricatura, che vuole colpire la particolare sacralità di quella icona cattolica, è una ferita portata a tanti vostri concittadini. Io continuo a credere che non aiutate la vostra causa insultando e offendendo una parte rilevante della comunità cittadina della quale siete parte, certamente non lo potete fare fregiandovi del patrocinio comunale, che è patrimonio di tutti i perugini. Compresi quelli che avete ferito”. 

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L'assessore prosegue, per spiegare la posizione della Giunta Romizi sulla questione: “Vi era stato chiesto già un anno fa di riconoscere quale grave sciocchezza quella brutta immagine, ma niente, ancora ieri in aula ci ridevate su. Chi, ancora oggi, non vuol comprendere cosa è accaduto un anno fa, chi non è capace di riconciliarsi con quella parte di città ferita, non può pretendere di fregiarsi del simbolo comunale che ci comprende tutti, in attesa della prossima offensiva e aggressiva genialata che vi verrà in mente”. 

Infine, la stoccata finale a Omphalos: “A me pare tutto finanche ovvio ma, se invece di risolvere la questione con elementare semplicità, avete deciso di fare le vittime di un’amministrazione reazionaria e chiaramente omofoba, fate pure, ma ridico che è con questi atteggiamenti che ‘autodiscriminate’ la vostra bandiera. Magari volete proprio questo”. 

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