Omicidio Ramazzano, ritrovata possibile arma del delitto Rosi
La pistola semiautomatica sottratta nel corso della rapina a Resina è stata recuperata dai carabinieri nei boschi della zona. L'arma potrebbe essere quella che ha ucciso Luca Rosi
E' stata trovata la pistola rubata nel corso della rapina in villa a Resina, il 3 febbraio scorso e ritenuta la possibile arma che ha ucciso Luca Rosi, il bancario 38enne morto nel corso dei tragici fatti di Ramazzano del 2 marzo.
Si tratta della calibro 9 sottratta proprio dalla villetta di Papa, dove si consumò lo stupro alla donna sudamericana di 54 anni e per il quale sono accusati i romeni fermati dai carabinieri.
A trovare la presunta arma dell'omicidio Rosi, nascosta in una cavità di un albero, un uomo che era alla ricerca di funghi nella zona di Resina e che ha subito allertato i carabienieri. Saranno degli esami balistici specifici, ad opera probabilmente dei Ris di Roma, a stabilire con certezza se la pistola ritrovata sia stata usata dalla banda per uccidere.
Guarda il video degli arresti e le parole di Bruno Rosi, appena ricevuta la notizia del fermo dei due romeni, avvenuto con un blitz all'estero.