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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

I grandi perugini, la città omaggia la memoria del suo maggior drammaturgo e scultore

Perugia rende onore al suo maggior drammaturgo e sculptor optimus, Artemio Giovagnoni, a dieci anni dalla morte. In tanti a ricordare l’uomo e il personaggio: artisti, amici, familiari, attori

Perugia rende onore al suo maggior drammaturgo e sculptor optimus, Artemio Giovagnoni, a dieci anni dalla morte. Eravamo in tanti, nella chiesa parrocchiale di Madonna Alta, a ricordare l’uomo e il personaggio: artisti, amici, familiari, attori. Tra questi ultimi, i compagni di palcoscenico Fausta Bennati, Nando Piselli, Franco Piazzoli, Gianfranco Battistini, Teresa Mannaioli.

Celebra don Fabio, parroco di Chiugiana, Olmo e Fontana, amico di Artemio e dei figli Elisabetta e Claudio. Il sacerdote ricorda quando commissionò un’opera allo scultore per la costruenda chiesa di Santa Maria della Speranza.

“Artemio mi disse di essere impegnato nell’esecuzione della medaglia commemorativa per la visita del Pontefice Giovanni Paolo II a Perugia (Giovagnoni è stato uno dei massimi medaglisti italiani, ndr.) e intanto avrebbe realizzato il bozzetto”, ricorda.

“Poi Artemio  si ammalò e diede le consegne alla figlia Elisabetta che, seguendo le sue indicazioni, realizzò la scultura di Madonna con Bambino”. Si può dunque dire che fu quella l’ultima opera progettata (e in parte realizzata).

Spigolatura curiosa: Elisabetta, molto toccata dalla morte del genitore, realizzò la scultura con particolare impegno e volle effigiare, nel volto del Bambino, le sembianze di suo figlio Filippo, oggi apprezzato liutaio e pianista della Perugia Big Band.

Tra preghiere e ricordi, si svolgono la commemorazione e la liturgia in memoria di colui che è ritenuto uno dei massimi interpreti della scultura figurativa italiana. Le sue opere sono disseminate nel territorio locale e nazionale: basti solo citare, in cattedrale, la Porta del Giubileo che si affaccia su piazza Danti.

Siamo nella chiesa che parla di lui attraverso la sua opera: il portale bronzeo, il paliotto, l’ambone, le figurazioni fittili… sono tutto un inno alla maestria di un uomo che ha portato alto il nome di Perugia nel campo dell’arte e della scrittura teatrale.

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