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Cronaca

Prima volta in Umbria una legge sulla sicurezza stradale

La nuova legge regionale sulla sicurezza stradale presentata stamani prevede, tra le altre cose anche un fondo per le famiglie delle vittime di incidenti stradali

Come annunciato pochi giorni fa è stata presentata questa mattina, per la prima volta in Umbria, la legge regionale sulla sicurezza stradale. La nuova legge prevede una “procedura di valutazione di sicurezza stradale'', che potrà avvenire grazie a diverse azioni come la creazione del Centro Regionale Umbro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale (CRUMS) per elaborare quadri conoscitivi e schemi di valutazione che favoriranno una adeguata pianificazione e programmazione degli interventi, e l’istituzione della Consulta Regionale sulla Sicurezza Stradale.

La regione si è detta consapevole che è indispensabile raggiungere alcune intese ed accordi per migliorare la resa e la produttività della spesa pubblica in questo settore. La legge regionale deve creare i presupposti e gli incentivi per una più efficace azione di governo della sicurezza stradale. Tra le azioni previste dalla legge sarà istituito un fondo di assistenza per le famiglie delle vittime di incidenti stradali e la disciplina in materia di sicurezza stradale negli spostamenti sul lavoro e per raggiungere il posto di lavoro; infine sarà istituita in Umbria la ''Giornata regionale della sicurezza stradale''.

Il problema è presente e si rispecchia in dati inquietanti ricordati dall'assessore Vinti: 1045 morti ed oltre 55 mila feriti per un costo sociale di oltre 5 miliardi e mezzo di euro dal 2001 al 2011, con una percentuale di mortalità negli ultimi cinque anni, sette volte più elevata di quella dei morti sul lavoro e quasi nove volte superiore, nel 2010. I dati Istat hanno portato le istituzioni regionali a ripensare un piano per il futuro con la prima legge regionale sulla sicurezza stradale.

Gli obbiettivo posti dalla regione sono alti e hanno spettro e soluzioni ampie, e passano attraverso il miglioramento dell’efficienza economica e dell’efficacia sociale delle azioni. La norma non si limita a voler dimezzare il numero delle vittime rilevate nel 2011 entro il 2020 ma - precisa l'assessore Vinti - punta a individuare, regolamentare e rafforzare i principali fattori che potranno favorire il raggiungimento di una mobilità stradale strutturalmente più sicura, con ricadute positive sulla sostenibilità, sulla salubrità, sulla efficienza economica e funzionale”

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