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Cronaca

Vigili del Fuoco "choc": "Lacune nel soccorso, il 30 ottobre noi senza cibo e colleghi senza diaria"

Il sindacato Uilpa Vigili del Fuoco ha parlato di totale fallimento della prima fase dell'emergenza: "la macchina operativa del nostro Comando ha evidenziato delle gravi lagune sia nell’apparato logistico del soccorso, sia in quello più importante e fondamentale del soccorso tecnico urgente"

Corrono e saltano tra le macerie mettendo in salvo uomini e donne, animali, opere d'arte e tanta storia di Italia. Rischiano la vita ad ogni scossa avventurandosi nelle case distrutte pur di far recuperare alle famiglia dei vestiti, oggetti personali o  un semplice portafogli. Lo fanno perchè è la loro missione: loro sono i Vigili del Fuoco. Ad Amatrice come a Norcia, a Camerino come a Preci. Prendono applausi, vengono osannati dai cittadini. 

Degli eroi che troppo spesso però vengono dimenticati da chi invece dovrebbe tutelarli più di tutti: lo Stato e gli stessi comandi regionali e provinciali. Il Vigili del Fuoco dell'Umbria impiegati nelle zone terremotate di casa nostra hanno aspettato la fine della prima fase dell'emergenza sismica per far sentire la propria voce. 

A dare fuoco alla miccia è stato il sindacato Uilpa Vigili del Fuoco che ha parlato di totale fallimento della prima fase dell'emergenza: "la macchina operativa del nostro Comando ha evidenziato delle gravi lacune sia nell’apparato logistico del soccorso, sia in quello più importante e fondamentale del soccorso tecnico urgente".

I Vigili del Fuoco hanno anche ricordato che durante l'inferno del 30 ottobre - la scossa di 6.5 di magnitudo - nessuno ha pensato a dare un pasto caldo alle squadre che operavano dalla mattina alle 7.41: "Sono state rilevate gravi mancanze nella distribuzione dei pasti, tali che molti colleghi la sera del terremoto del 30 ottobre, sono riusciti a rifocillarsi per la prima volta intorno alle 23". 

Ma tra i Vigili del Fuoco in servizio c'è chi rimarrà, se non cambia qualcosa, persino senza diaria nonostante stia operando nelle zone terremotate con turni senza fine. E il caso dei vigili volontari di Norcia, richiamati in servizi e impiegati presso l’ UCL di Norcia: "Dopo una settimana circa di servizio gli stessi hanno saputo che non avrebbero percepito alcuna diaria, poiché non impiegati per soccorso. A tal proposito vogliamo ricordare ai nostri vertici che il DPR 76/2004 prevede che i vigili dei distaccamenti volontari possono essere impegnati in servizio d’istituto con relativa retribuzione".

Sotto accusa per questa gestione il comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Perugia: "A tutto ciò, sono da aggiungere i gravi problemi amministrativi di questo comando, con la mancata riorganizzazione degli uffici e la mancata nomina da oltre un anno e mezzo del nuovo capo del personalei".

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