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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Terremoto, arrivate le tende per chi non vuole andarsene: in 700 scelgono l'albergo "lontano"

Restano isolati i 13 cittadini di Castelluccio di Norcia a causa delle troppe frane lungo la strada. Le tende rappresentano la piccola vittoria sui politici da parte di quei cittadini che non vogliono lasciare la loro montagna

Cresce il numero degli sfollati che ha deciso, seppur con molti dubbi, di andare ospite nelle strutture alberghiere del Trasimeno e del perugino in attesa dell'allestimento di campi accoglienza o dell'arrivo dei container nelle zone terremotate della Valnerina.  Sono 700 le persone che hanno fatto questa scelta: ben 250 in più rispetto a 24 ore fa. Sono state individuate nuove zone per l’ospitalità anche nell’Orvietano e nel Ternano qualora altre famiglie decidessero di far proprio l'invito del Governo e della Presidente Marini di lasciare per un periodo la propria terra per una sistemazione sicura ma lontana. Sono a disposizione ancora dei pullman da Norcia per il trasferimento negli alberghi. 

PER CHI VUOLE RESTARE - Sono arrivate questa notte le tende collettive tanto invocate da parte dei cittadini di Norcia e Preci che per motivi di lavoro o di natura affettiva non vogliono andarsene e da 72 ore dormono in auto, in furgoncini e in tende private o centri di accoglienza. Entro oggi saranno montate 9 tende, con una dimensione di 12 metri per otto, capaci di ospitare complessivamente circa 400 persone. Si attendono ora i volontari delle varie protezioni civili per allestimento di cucine da campo, sanitari.  Il piano renzi prevede container per tutti entro Natale e in estate casette di legno. 

ALTRI RIFUGI IN ARRIVO - Dopo la scossa del 24 agosto le Regioni Lazio, Umbria e Marche hanno deciso di acquistare strutture in legno da adibire a stalle, fienili e abitazioni. Si tratta di 90 prefabbricati di questi 15 per gli agricoltori e allevatori della zona. Nelle prossime settimane dovrà essere aggiornata la lista sulla base di nuovi sfollati e delle nuove aziende agricole danneggiate (salite ora a 50). 

NORCIA - Sul fronte sanitario, dopo l'inagibilità di una parte dell'Ospedale, è arrivato un modulo mobile per ospitare una farmacia cittadina, inoltre si stanno allestendo container per ambulatori medici. 

STRADE CHIUSE... ALMENO PER ALTRI 10 GIORNI -  Sul versante viabilità l’assessore regionale Giuseppe Chianella ha evidenziato che tutto il reticolo minore viario attorno a Norcia è percorribile, mentre permangono criticità su altre arterie (strada di Piedivalle, la Tre Valli e le gallerie di Forche che portano nella provincia di Ascoli-  e ci sono zone isolate, cone nel caso di Castelluccio. 

CASCIA - Nella città di Santa Rita, come confermato dalla Protezione civile regionale, ci sono ancora delle criticità a causa del ritardo di consegna di tende sociali e pacchi letto. Molti cittadini sia per paura che per via della casa lesionata hanno dormito in alloggi di fortuna (tende, roulette, camper).

ASSISTENZA IN UMBRIA - Risultano a questa sera 3’363 assistiti in tutto il territorio regionale umbro. I numeri sono da considerarsi di massima in quanto quota non trascurabile della popolazione ricorre ancora a soluzioni di fortuna per la notte.

PRECI - La situazione sembra invece già meno critica rispetto al giorno precedente, con strutture COC che stanno gestendo le varie situazioni e popolazione con viveri e in aumento i posti letto (tende). Resta l'isolamento a causa delle strade bloccate dai massi e molti allevatori e agricoltori chiedono roulette e camper per restaure vicini ai propri animali e continuare la produzione. 

FERITI - Aggiornato il bollettino medico post-terremoto. Non ci sono vittime, ma i feriti sono in tutto 17 tra i quali 5 gravi ma non in pericolo di vita e gli altri con una prognosi inferiore ai 10 giorni.

SPOLETO - Sono più di 350 le persone ospitate nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre nei centri di accoglienza a seguito degli eventi sismici del 30 ottobre. 126 sono stati ospitati al Palatenda, 128 al Palarota e 72 al verde attrezzato di Eggi. Nella giornata tra il 30 e il 31 ottobre erano stati in tutto 306. Tre sono i centri di accoglienza allestiti: oltre la sede del Coc in via dei Tessili 15, il Palatenda in via Visso, il Palarota a Piazza d'Armi e il verde attrezzato di Eggi.

LA CONFERENZA DELLA MARINI - Gli alberghi e le tende sono il presente figlio della emergenza, ma il futuro prossimo devono essere i container e poi le casette di legno promesse dal Governo:"Abbiamo già avviato tutte le procedure per realizzare delle aree con container, che rappresenta la soluzione intermedia dove poter trascorrere l'inverno, prima della realizzazione dei villaggi con le casette, che auspicabilmente saranno allestiti per la primavera-estate, che formeranno dei veri e propri villaggi".

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