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Cronaca

L'INTERVENTO il Comitato "Chi salverà Ponte San Giovanni" denuncia fake news sugli effetti del Nodo. "Ecco come stanno le cose: basta falsità"

"Il Nodo di Perugia sarà la tangenziale che liberebbe i nostri territori da questo incubo"

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni?” che si batte per il Nodo di Perugia per cercare di liberare dalle auto e i mezzi pesanti che si riversano nel quartiere perugino, bloccando tutto, praticamente quasi tutti i giorni, a causa di un'arteria ormai insufficiente per supportare i flussi di traffico attuali. Il Comitato si è voluto ribellare a delle presunte fake news che sono circolate da esperti e comitati contrari all'opera. Il loro punto di vista e il messaggio ai perugini.Buona Lettura (il direttore). 

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Leggiamo sulla stampa locale opinioni riguardanti la vicenda della variante stradale alla E45 da Collestrada a Madonna del Piano. Opinioni appunto che non hanno niente a che vedere con la realtà dei fatti così come recentemente annunciati da rappresentanti Istituzionali.
Infatti:
- L'ANAS ha ricevuto dallo Studio di Progettazione il progetto definitivo e lo sta analizzando nella sede nazionale per verificarne la piena rispondenza a tutte le specifiche che vengono richieste per opere di questo genere. 

- Il Consiglio comunale di Perugia ha approvato all'unanimità, con solo due astensioni, la necessità di realizzare il Nodo di Perugia fino all'ospedale di Santa Maria della Misericordia. Di questo progetto il Nodino, da Collestrada a Madonna del Piano, costituisce solo il primo stralcio dei lavori. 

- Tutte le Associazioni imprenditoriali della Provincia di Perugia hanno ufficialmente dichiarato che il Nodo di Perugia è un'opera pubblica di fondamentale importanza per liberare l'economia umbra dalla paralisi del traffico prodotta dalla E45 e dal tratto urbano del Raccordo Perugia - Bettolle, soprattutto a causa delle gallerie, inadeguate a contenere il flusso dei veicoli e continuamentebisognose di lunghi lavori di manutenzione. 

- Il Nodo di Perugia, primo stralcio, è stato inserito dalla Regione Umbria nellìelenco delle opere da finanziare dal governo nazionale nell'anno 2023, insieme alla progettazione del secondo stralcio, da Madonna del Piano all'ospedale regionale di Perugia.

Questi sono i fatti, che ci rendono pienamente fiduciosi che i progetti idonei a liberare Ponte San Giovanni e Perugia dalla morsa ormai intollerabile del traffico andranno avanti fino alla loro piena attuazione. Quanto al resto, tutte le solite lamentele pseudo ambientaliste sull'Ecocidio del bosco di Collestrada e sullo "scempio ambientale" sono solo paroloni per impressionare i lettori, visto che il bosco sarà attraversato da una galleria in profondità che non recherà alcun danno e non sarà nemmeno minimamente visibile una volta completata. 

Chiediamo ai lettori se invece pensano che una situazione come quella che giornalmente viviamo a Ponte San Giovanni, Collestrada e Balanzano, a causa dell'assedio del traffico e dell'inquinamento ambientale che ne risulta, sia preferibile al progetto di variante stradale. Chi sparge false informazioni, pessimismo e vane chiacchiere invece che soluzioni concrete non fa altro che del male, sia alle nostre popolazioni, sia a coloro che giornalmente, per lavoro o per necessità di altro genere, sono costretti a subire il martirio dei blocchi stradali e il pericolo di un'arteria sempre più incapace di sostenere i volumi di traffico che la percorrono. 

Il Nodo di Perugia sarebbe la tangenziale che liberebbe i nostri territori da questo incubo. Chi non lo capisce è solo perché non vuol capire o per altri incomprensibili motivi, non certo per presunto ambientalismo. Perché ambientalismo vero è prima di tutto salvaguardare la vita e la salute delle persone che nell'ambiente ci vivono.
 

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