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Cronaca

Per risparmiare fanno pagare il conto all'ambiente: fiume ridotto a latrina

Le indagini erano partire dopo la moria di pesci e le acque torbide riscontrate in alcuni tratti lungo la strada Pievaiola del fiume Nestore. Nel mirino un allevamento di suini: c'è già una prima denuncia, ma le indagini proseguono

Moria di pesci, acque ridotte ad una latrina e odori terribili: da tempo arrivavano segnalazioni dai cittadini al Corpo Forestale che percorrendo il tratto di fiume Nestore lungo la strada Pievaiola avevano individuato delle gravi forme di inquinamento. E tutto questo nonostante le abbondanti piogge di questo 2014 che in teoria avrebbero dovuto riportare all'antico splendore il corso d'acqua. 
 
Gli agenti risalendo la sponda del Nestore a monte del tratto di fiume inquinato hanno accertato che il fenomeno si era originato dallo sversamento di liquame suino su un terreno e il successivo "ruscellamento" dentro un fosso che si getta, dopo qualche centinaia di metri, nel fiume Nestore. 

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Le indagini nell’allevamento suinicolo della zona hanno individuato l’autore materiale dell’inquinamento che è stato denunciato per smaltimento illecito di rifiuti. Sono in corso ulteriori indagini per accertare se ci sono altri collegamenti con altri episodi di inquinamento del fiume Nestore segnalati e notati per molti giorni avvenuti nel fiume a partire dalla zona di Piegaro e fino alla centrale di Pietrafitta . 

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