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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Anche l'Umbria piange il presidente Napolitano. Quando da Assisi bacchettò partiti e politici

Europeista convinto, Napolitano ha sempre sostenuto l'indispensabilità dell'Unione europea contrastando le spinte secessioniste

Anche l'Umbria piange per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica, senatore Giorgio Napolitano, che si è spento presso la clinica Salvator Mundi al Gianicolo in Roma. Il presidente nel corso dei suoi quasi due mandati ha sempre avuto un rapporto privilegiato con l'Umbria in particolare con Assisi, città di San Francesco, promotrice di politiche di pace, integrazione e soprattutto grande pensatoio per il futuro della civiltà. Una delle ultime visite nella città Serafica risale al 5 ottobre del 2011 dove aveva bacchettato il Governo e il Parlamento di allora ribadendo che la politica in nome del bene comune e dell'interesse generale’ verso la Nazione e il suo popolo doveva tornare ad agire con larghe convergenze. Napolitano da Assisi aveva ribadito anche l'importanza di una Europa unita, nella quale l'Italia doveva cooperare, per dare corso ad un nuovo sviluppo sostenibile da tutti i punti di vista.  Infine il Presidente aveva ribadito fortemente nel connubio politica e ripresa morale per uno sviluppo sostenibile sotto tutti i punti di vista. Da Assisi aveva chiesto, in tempi di chiara anti-politica dilagante e di senatori e parlamentari sempre più lontani dalle richieste della società, un rinnovamento e una trasparenza nei partiti per tornare ad essere punti di riferimento verso gli elettori.  Invitava tutti a portare avanti quello che aveva definito "lo spirito di Assisi".

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