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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Liste d'attesa troppo lunghe, neonata muore per un soffio al cuore: per i giudici nessun responsabile

Quando è stato il momento di disporre una visita urgente al Cup è slittata ben 7 mesi dopo, quando la bimba era già morta. Nel registro degli indagati finirono sei medici, adesso tutti prosciolti

Una vicenda che porta con sé tutto il dolore della perdita inaspettata di un figlio. “Non era stato fatto tutto l’impossibile per curarla”. Sono queste le accuse mosse dai genitori di una neonata morta a soli 7 mesi di vita per un banale soffio al cuore. Secondo gli avvocati della madre e del padre ci sono tutti i presupposti per dimostrare “le precise responsabilità mediche”. Responsabilità che sarebbero state accertate grazie alle perizie effettuate dopo quell’incubo che porta la data 2011. 

Ma per il giudice delle udienze preliminari non è così. Il togato ha infatti accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal pm, sicuro di non volere esercitare l’azione penale perché a suo avviso si tratterebbe solo di una tragica fatalità.

Per gli avvocati della famiglia, Pasquale Perticaro e Mariella Billi, che hanno ormai preso a cuore l’intera vicenda, la storia non finisce qui, dato che si tratta soprattutto di una questione “morale”. Secondo i legali si tratterebbe di un caso di malasanità. Il sospetto dell’esistenza di una cardiopatia era stato, infatti, avanzato dal pediatra curante, ma quando è stato il momento di disporre una visita urgente al Cup è slittata ben 7 mesi dopo, quando la bimba era già morta. Nel registro degli indagati finirono sei medici del Santa Maria della Misericordia di Perugia, adesso tutti prosciolti. 

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