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Cronaca Montefalco

Primi sorrisi, il "figlio" dell'esplosione di Montefalco ora respira e si nutre senza macchine

Alessio è stato trasferito da un'incubatrice ad una culla del Santa Maria della Misericordia. un altro passo importante verso la vita; una altra conferma che le sue condizioni migliorano con il passare dei giorni dopo il parto prematura causato dalla scoppio di una bombola che ha ferito i genitori

Dall'incubatrice alla culla normale senza più il bisogno di nutrirsi artificialmente. Migliorano decisamente le condizioni di Alessio, il bambino nato il 7 luglio scorso grazie a un intervento in emergenza dei ginecologi dell'ospedale di Foligno, alla 29esima settimana di gestazione dopo lo scoppio di una bombola in una villetta di Montefalco, in cui erano rimasti gravemente ustionati i genitori e il nonno.

Ora, il piccolo - secondo quanto si apprende dall'ufficio stampa dell'Azienda ospedaliera di Perugia - è stato trasferito da un'incubatrice a una culla dell'Unità di Terapia Intensiva Neonatale del Santa Maria della Misericordia. Anche il nonno, ricoverato al Sant'Eugenio di Roma, sta meglio ed è stato dimesso, mentre sono ancora ricoverati negli ospedali di Pisa e Cesena i due genitori.

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