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Cronaca

Divieto di avvicinamento a scuole e luoghi con minori per un molestatore seriale di ragazzini

Diverse le denunce e le indagini a carico di un 86enne che ha infastidito un ragazzino davanti all'istituto scolastico o alla fermata del bus. Già nel 2002 era stato sottoposto alla sorveglianza speciale

Gli agenti della Polizia di Stato di Perugia hanno notificato la misura cautelare del divieto di avvicinamento emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Perugia, nei confronti di un 86enne indagato per il reato di atti persecutori commessi ai danni di un minore.

Nella denuncia presentata dal padre del ragazzo sono stati riferiti diversi episodi: a settembre l'anziano, senza alcun apparente motivo, ha avvicinato il ragazzo nei pressi di una stazione degli autobus rivolgendogli alcune domande riguardanti la sfera personale. La situazione è stata notata da alcuni passanti che hanno fatto allontanare l'anziano.

Nei giorni successivi il ragazzo rivedeva ancora I'86enne fuori dalla sua scuola che continuava a fissarlo con insistenza; in una occasione - dopo essersi avvicinato al minore - gli si poneva davanti fermandolo e cercando addirittura di abbracciarlo. Solo l'intervento della madre del ragazzo riusciva a farlo allontanare.

Considerata la gravità dei fatti nonché lo stato di ansia e di paura del giovane i genitori decidevano di sporgere denuncia. Acquisite tutte le informazioni utili e anche grazie alle testimonianze del ragazio, la Polizia riusciva a risalire all'identità dell'uomo ed emergeva che era già stato indagato per fatti analoghi; infatti nel mese di agosto 2022, a suo carico era stata emessa una misura della Sorveglianza speciale con la prescrizione di non avvicinarsi a scuole o luoghi frequentati da minori, ma nel giugno scorso veniva sorpreso dalla Polizia vicino ad una scuola ove era stata segnalata la presenza di un anziano che molestava i minori.

Gli episodi di molestia - recenti e ravvicinati fra loro - avevano creato nel minore un progressivo accumulo di disagio tanto da aver paura di tornare a casa da solo facendosi venire a prendere quotidianamente dai genitori.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Perugia ha ritenuto "concreto il pericolo di reiterazione del reato anche alla luce del fatto che l'indagato ha dimostrato di non saper controllare i propri istinti e di non essere nuovo a tali compartamenti", e ha emesso a suo carico una ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento, con obbligo di mantenere una distanza di almeno 300 metri dall'abitazione, dalla scuola e in generale dai luoghi frequentati dal minore.

All'86enne è stato fatto altresì divieto di comunicare con la persona offesa con qualsiasi mezzo, con l'avvertimento che I'inottemperanza del provvedimento comporterà un aggravamento della misura fino agli arresti.

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