Il Ministro Cancellieri in Umbria: incontri a Perugia e Spello

Visita del Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri sabato mattina in Umbria. A Perugia, dopo avere portato insieme al Prefetto Cardellicchio il suo saluto allo stand allestito dalla Polizia ad Eurochocolate, il Ministro ha avuto un breve incontro con i dirigenti della Prefettura nella sede di Piazza Italia.

Su invito del Sindaco di Spello, Sandro Vitali, il Ministro ed il Prefetto si sono recati nella cittadina medievale dove hanno potuto ammirare i mosaici della villa romana di Sant’Anna, la Chiesa di S. Maria Maggiore con gli affreschi del Pinturicchio e la pinacoteca civica.
Presso il palazzo comunale di Spello, il Ministro ha presenziato alla mostra “Aurea Umbria. Una regione dell’Impero nell’era di Costantinopoli”, illustrata per l’occasione dal professor Giorgio Bonamente (preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia), partecipando anche alla cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria allo scrittore Valerio Massimo Manfredi, che è stato il curatore della rassegna.

Secondo quanto riportato dalla Prefettura, il Ministro Cancellieri ha ringraziato per l’invito e l’accoglienza ed ha espresso parole di apprezzamento per il grande valore culturale dell’iniziativa e per la qualità dell’arredo urbano e la cura dei centri storici che costituisce una delle connotazioni più caratteristiche non solo di Spello ma di tutta l’Umbria.

“Era da tempo che desideravo conoscere la città di Spello – afferma il Ministro in una nota della Prefettura– e, quando mi è giunto l’invito per questa mostra, non ho perso l’occasione. Penso che l’Umbria sia una terra con un’altissima qualità di vita e di accoglienza ed è dovere di tutte le istituzioni impegnarsi al massimo per preservarla e valorizzarla”.

“La presenza oggi in Umbria – secondo il Prefetto Cardellicchio – è un’ulteriore espressione di quella vicinanza ed attenzione che il Ministro Cancellieri ha sempre dimostrato verso questa terra, le amministrazioni e le istituzioni locali, e di questo non possiamo che esserle grati”.