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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Erano mine impazzite: risse, minacce e armi. Espulse due bande che terrorizzavano il Trasimeno e Gualdo

I Carabinieri insieme alla Questura e all'Ufficio Immigrazione, hanno deciso di prendere una decisione importante contro questi bulletti stranieri che ne hanno combinare di tutti i colori

Non volevano integrarsi. Non volevano rispettare le regole. Ma soprattutto erano diventati delle mine impazzite che seminavano tempesta in ogni luogo: risse, minacce, danneggiamenti, ubriachezza molesta. Violenti che avevano costretto tante persone ad evitare bar, piazze pubbliche e locali in loro presenza. Dopo anni di piccoli reati e di una condotta da irregolari i Carabinieri insieme alla Questura e all'Ufficio Immigrazione, hanno deciso di prendere una decisione importante: espulsione per i bulli che non vogliono integrarsi. Dopo aver raccolto una copiosa documentazione, i componenti di due bande di stranieri sono stati cacciati da Gualdo Tadino, Nocera Umbra e da Castiglione del Lago.

I sette bulletti sono stati rispediti in Nord Africa e in Albania. Particolarmente violenta era la banda che operava tra Gualdo-Nocera e Fossato di Vico: molte le denunce per violenze, risse e anche molestie. Sotto il periodo di Natale aveva distrutto una parte del presepe emozionale griffato Frate Indovino che è stato la grande attrazione turistica di Gualdo Tadino. I Carabinieri e la Questura hanno voluto mandare un segnale ai bulli e piccoli criminali che vivono ormai da anni con le proprie famiglie in Umbria: anche chi è regolare può essere espulso se non si integra, se non rispetta le regole. Un altro giro di vite è previsto a breve per garantire maggiore tranquillità ai giovani e ai cittadini onesti. 

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