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Cronaca

Calcio violento - A fine partita cerca l'arbitro sui social per insultarlo: calciatore squalificato per 4 giornate

Tifosi aggrappati alla rete minacciano il direttore di gara: "Fanno bene a menarvi, ve ne devono dare di più"

Il calciatore è arrabbiato per la direzione della partita, ma l’arbitro ha già lasciato lo stadio, così lo cerca sui social e lo offende sulla sua pagina di Instagram. Poi ci sono anche i tifosi e i dirigenti aggrappati alla recinzione per offendere l’arbitro dal vivo, calci e pugni tra giocatori in campo, minacce all’arbitro tipo “fanno bene a menarvi, ve ne devono dare di più” e sassi contro i guardialinee. Sono ripresi i campionati dilettantistici dell’Umbria e il giudice sportivo Marco Brusco, coadiuvato dal rappresentante degli arbitri, ha comminato multe, sospensioni e squalifiche.

CAMPIONATO ECCELLENZA

Multa di 500 euro per l’Angelana 1930 “perché, per buona parte del secondo tempo, tifosi riconducibili a detta società pronunciavano frasi ingiuriose e minacciose all'indirizzo dell'arbitro. A fine partita, altresì, due sostenitori si aggrappavano alla rete di recinzione scuotendola in maniera minacciosa e proferivano frasi ingiuriose e minacciose all'indirizzo dell'arbitro. Per tutta la durata del secondo tempo, inoltre, i cancelli che delimitano la zona spogliatoi dal recinto di gioco rimanevano aperti, consentendo la presenza di estranei. Uno di questi, pacificamente riconducibile alla società Angelana 1930, al momento del rientro negli spogliatoi, proferiva gravi offese all'indirizzo dell'arbitro”.

Inibizione per un dirigente dell’Angelana 1930 fino al 25 novembre “perché, in segno di protesta dell'avvenuta espulsione dell'allenatore, protestava platealmente proferendo frasi irriguardose all'indirizzo dell'arbitro. Alla notifica dell'espulsione, ritardava l'uscita dal terreno di gioco”.

Squalifica per dieci giornate per un giocatore sempre dell’Angelana 1930 “perché, protestando per l'avvenuta espulsione di un compagno di squadra, si avvicinava all'arbitro minacciosamente, proferendo al suo indirizzo frase irriguardosa. Subito dopo poneva il proprio braccio sulla spalla del direttore di gara in maniera gravemente irriguardosa, facendo sì che l'arbitro indietreggiasse, ma senza provocargli dolore (nel contesto, interveniva un compagno di squadra che lo allontanava dall'arbitro). Alla notifica del cartellino rosso, protestava ed, al momento di abbandonare il campo, polemizzava con alcuni tifosi”.

Sono otto le gare di squalifica per un suo compagno di squadra “perché, protestando per l'avvenuta espulsione di un compagno di squadra, si avvicinava all'arbitro ed in maniera gravemente irriguardosa lo toccava alle spalle senza provocargli dolore, ma proferendo frase irriguardosa”.

CAMPIONATO PROMOZIONE

Multa di 1.000 euro per il Calzolaro “perché, nel corso del primo tempo, numerosi tifosi di detta società, a più riprese tiravano sassolini (della misura, circa, di una moneta di 50 centesimi) all'indirizzo di un assistente dell'arbitro. Alcuni di essi colpivano alla testa l'assistente, provocandogli dolore e rendendo necessaria la temporanea interruzione della gara. L'allenatore del Calzolaro (a ciò sollecitato dall'arbitro) subito dopo si recava sotto la tribuna occupata da detti tifosi, intimandogli di porre fine alle intemperanze (con esito positivo, visto che il lancio di sassi non si ripeteva più). Per tutta la durata della gara, inoltre, un tifoso del Calzolaro (il quale indossava una tuta con emblemi e colori sociali di detta società) teneva condotta ingiuriosa e minacciosa nei confronti dell'arbitro, incitando gli altri tifosi con frasi come ‘fanno bene a menarvi la domenica, ve ne devono dare di più’ (sanzione ridotta per il fattivo intervento di un tesserato di detta società)”.

Inibito un dirigente fino al 24 novembre della Ducato Spoleto “per comportamento irriguardoso nei confronti dell'arbitro”.

Inibizione per un dirigente del Campitello fino al 13 ottobre “per comportamento reiteratamente protestatario nei confronti dell'arbitro”.

Squalificato per quattro giornate l’allenatore del Todi “perché dopo l'assegnazione di un calcio di rigore alla squadra avversaria, usciva dall'area tecnica dirigendosi verso l'assistente con fare minaccioso e tenendo nel contempo un comportamento reiteratamente offensivo nei confronti dello stesso”.

CAMPIONATO PRIMA CATEGORIA

Inibizione fino al 24 novembre per un dirigente del Costano per “aver rivolto frasi ingiuriose nei confronti dell'arbitro”.

Multa di 16 euro al Calcio Palazzo, al Colonia e al Parlesca “per mancata richiesta della forza pubblica”.

Inibito fino al 27 ottobre un dirigente del Parlesca per “aver lanciato, in segno di protesta, il pallone all'interno del terreno di gioco. Alla notifica del provvedimento disciplinare protestava in maniera veemente”.

Stessa sanzione per un dirigente del Ponte Pattoli “per comportamento protestatario ed irriguardoso nei confronti dell'arbitro al termine della gara”.

Squalifica per cinque giornate per un calciatore del Pietrafitta “perché, a gioco fermo, colpiva con due violenti calci un avversario rimasto a terra da un contrasto precedente”.

CAMPIONATO JUNIORES UNDER 19 REGIONALI A1

Inibizione per un dirigente della Olympia Thyrus San Valentino fino al 24 novembre “per comportamento protestatario, inoltre proferiva al direttore di gara frase ingiuriosa”.

CAMPIONATO UNDER 17 REGIONALE A2

Squalifica per quattro giornate per un giocatore della Nestor Calcio perché “al termine della gara manteneva un atteggiamento gravemente irriguardoso nei confronti dell'arbitro”.

Stessa sanzione per un compagno perché “a seguito di ammonizione, manifestava atteggiamento gravemente irriguardoso nei confronti dell'arbitro”.

Inibizione fino al 19 ottobre per un dirigente della Polisportiva Ternana perché “durante l'intervallo si aggrappava alla rete ed urlava contro il pubblico insultandolo e rispondendo alle provocazioni”.

Sono quattro le giornate di squalifica per un giocatore del Bastia 1924 “perché al termine della gara, utilizzando il social network Instagram, indirizzava all'arbitro frase irriguardosa”.

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