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Cronaca Città di Castello

Stalking in condominio, pistola in faccia al vicino: "Uccido te e la tua famiglia"

Un uomo di 50 anni di Città di Castello è stato rinviato a giudizio per i reati persecutori e per minacce aggravate. La famiglia costretta ad andare in affitto da un'altra parte

Una giovane coppia con bambina piccolissima acquista un appartamento in una palazzina a Città di Castello e precipita in un abisso di paura e di ansia a causa delle minacce continue (quasi quotidiane) da parte del vicino di casa.

Quattro anni di inferno, vissuti nel giardino di casa, nel pianerottolo, nel piazzale condominiale e anche in tribunale. Sono quelli vissuti da una giovane coppia che ha acquistato un appartamento e si è ritrovata a subire le minacce da parte del vicino, a volte armato di coltello, altre con la pistola, oppure con le mani (oltre alle ingiurie e agli sputi).

Protagonista, in negativo secondo le accuse che lo hanno portato in tribunale, un uomo di 50 anni, difeso dall’avvocato Michele Cancellieri. Inspiegabile, ai più, il motivo del comportamento dell’uomo, il quale avrà tutto il tempo di spiegarlo al giudice dopo che è stato rinviato a giudizio per stalking e minacce aggravate. Giusto in tempo per non accorpare le accuse con quelle che lo hanno portato sempre davanti al giudice per un processo che si concluderà il 22 marzo. Il reato è sempre quello di minacce aggravate: “Ti ammazzo e poi uccido anche quelle due t… che vivono con te”.

Gli episodi di stalking e minacce si sono susseguiti con sempre maggior violenza dal 2013 al 2017, tanto che per un periodo la giovane famiglia ha preso in affitto un altro appartamento per vivere un periodo di tranquillità. Rientrando nella propria abitazione solo dopo che i carabinieri avevano sequestrato tutte le armi da fuoco in casa dell’uomo.

Il processo inizierà a giugno. La famiglia si è costituita parte civile tramite l’avvocato Eugenio Zaganelli.

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