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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Mercato Coperto

Mercato Coperto, per la terrazza il Comune chiede 800 euro al mese all'Arci: è bufera politica

Dalla fine degli anni '90 ad oggi l'amministrazione comunale ha una convenzione con l'Arci per la gestione della Terrazza (che diventa pub ecentro culturale). Per quattro mesi le casse pubbliche incassano 3200 euro. Dati del 2012. La scoperta del consigliere Scarponi. Ma c'è dell'altro per l'opposizione

Con 800 euro al mese cosa si potrebbe affittare in centro storico a Perugia se si vuole aprire un'attività commerciale anche se solo per la stagione estiva? Forse, stando alle agenzie, un 30 metri quadri su qualche vicolo non proprio transitato da turisti e residenti. Neanche un trilocale da abitare sarebbe possibile a questo prezzo; figuriamoci un locale commerciale di successo. Ecco che invece per il 2012 e 2013 è stato possibile con un budget di 800 euro affittare uno dei luoghi più belli dell'acropoli: la terrazza del Mercato Coperto con tanto di panorama mozzafiato e quel venticello afrodisiaco che nelle notti d'estate stimola incontro e amori. Inutile dire che qui i turisti, quelli che non hanno problemi a spendere, vengono volentieri per ore.  Un affare d'oro per qualità-prezzo-incassi.

La scoperta è stata fatta dal consigliere comunale del Pdl, Emanuele Scarponi, che si era interessato al luogo di proprietà comunale dato che alcuni imprenditori volevano sapere come si potesse concorrere alla gara d'appalto annuale del Comune disposti a pagare, secondo il consigliere, un prezzo congruo per tutti: "anche dai 3 ai 5mila euro". Peccato però che dalla fine degli anni '90 la terrazza, tramite convenzioni, viene affidata con proroga diretta alla stessa associazione culturale, ricreativa e sportiva. E ad un prezzo, come detto, interessante: 800 euro al mese per un totale di 3200 euro per i quattro mesi estivi (da maggio a settembre). 

"Se gli affitìti dei privati in centro in molti casi sono troppo alti e quindi allontanano di questi tempi gli investitori" ha spiegato Emanuele Scarponi "Questo per la terrazza appare sinceramente fuori mercato. Inoltre l'Arci ogni anno vede il rinnovamento della gestione della terrazza senza una gara. Nella determina comunale di affidamento del bene comunale si spiega che questa formula è obbligata dal fatto che sono imminenti i lavori al Mercato Coperto che una volta iniziati dovrebbero rendere non agibile la terrazza. Ma di fatto gli investimenti sul Mercato Coperto da almeno due anni a questa parte sono sempre più lontani da venire dopo la fine della trattativa con il Consorzio della Nova Oberdan".

Ma c'è dell'altro che potrebbe sollevare dubbi  sui costi di un affitto da 800 euro al mese per la Terrazza. "C'è un contratto tra l'Arci e una società Srl a cui il primo cede la gestione del Bar della Terrazza ad un prezzo importante e molto lontano da quello preteso dal comune: ovvero 25mila euro per il periodo da maggio a settembre. Insomma quasi otto volte in più dell'affitto chiesto da Palazzo dei Priori. Nella convenzione tra Comune e Arci non c'è traccia di un articolo che permetta un affidamento ad altro soggetto. Nei prossimi giorni cercheremo di capire se è regolare oppure no questa formula". In verità nella convenzione non c'è neanche un articolo che lo vieta...

Tornando ai freddi numeri che si evincono dagli atti - in nostro possesso - denunciati dal consigliere del Pdl. Il Comune incassa 3.200 euro per la gestione della Terrazza. L'Arci a sua volta dà in gestione lo spazio bar ad una società privata per 25mila euro, riservandosi di organizzare appuntamenti culturali tipici dell'associazione come da statuto. Praticamente il Comune facendo una gara, a questo punto, potrebbe incassare in proprio quei 25mila euro che invece vanno l'Arci. E di questi tempi servirebbero per coprire quei tagli al bilancio che il sindaco Boccali da tempo denuncia.

Il coordinatore del Pdl Massimo Monni e il capogruppo comunale Rocco Valentino hanno spiegato che ci sono due problemi: uno politico e l'altro di gestione dei beni comunali e che "la società privata che gestisce l'appalto è la vittima della situazione". Si punta il dito tra l'amministrazione Boccali e l'Arci. "Faremo un monitoraggio su tutti gli affitti dei beni del Comune e la invieremo ala Corte dei Conti per vedere se c'è un danno erariale ed eventuali conflitti di interesse....": annuncia Monni. 

Le accuse del Pdl sul conflitto di interesse hanno un bersaglio: lo stesso sindaco Wladimiro Boccali. Infatti, secondo la prima convenzione tra Arci e Comune sulla gestione della terrazza c'è la firma dell'attuale sindaco che però a quei tempi era legittimamente  il presidente dell'Arci nuova associazione. Perugiatoday.it si impegna nei prossimi giorni a raccogliere anche la versione dell'Arci e del Comune che hanno diritto di replica e di tutela della loro immagine e decisioni amministrative. Inoltre va spiegato, a riguardo degli affitti, che l'Arci non è società a scopo di lucro e quindi gode di agevolazioni che il comune avrà tenuto conto nell'affidamento dei beni comunali.

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