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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Mense scolastiche, pane ammuffito e yogurt scaduti ai nostri figli: "Serve una soluzione"

Al momento ci sono tredici persone indagate a vario titolo di frode nelle pubbliche forniture e somministrazione di alimenti dannosi per la salute pubblica

Controlli, malfunzionamento e un'indagine che ha alzato il velo sul reale stato delle mense scolastiche. Immediata la critica da parte del Pd che punta il dito contro L'esternalizzazione dell’acquisto delle derrate. Per il gruppo consiliare sarebbe questa la causa dei problemi, anche a carattere sanitario, scovati dai militari.

Critiche pesanti che si accompagnano a una descrizione raccapricciante. “Pane muffito e yogurt scaduti fanno da contorno. Assistiamo addirittura alle grammature taroccate e ai residui di ossa e lische all’interno dei cibi. Ciò dimostra che le preoccupazioni dei genitori, riportate anche da noi all’interno delle sedi istituzionali, sono ampiamente fondate. Chissà se ancora la destra perugina inalbererà il motto “magna e sta zitto”.

La cosa certa, per ora, è che a conclusione delle indagini ci sono tredici persone indagate a vario titolo di frode nelle pubbliche forniture e somministrazione di alimenti dannosi per la salute pubblica. Ma la situazione va comunque salvata “A questo punto – specifica sempre il gruppo consiliare del Pd - l’acquisto delle derrate da parte delle “madri ignote” e del controllo continuo e costante che precedentemente effettuavano i genitori si dimostra un sistema molto più sicuro, infatti negli anni passati mai si erano avuti problemi di questo tipo. La gestione dei servizi all’infanzia da parte di questa Giunta è a dir poco fallimentare: chiusura degli asili, licenziamento delle precarie storiche, esternalizzazione del servizio di acquisto delle derrate; tutto in ossequio alla commissione per la revisione della spesa e alle sue conclusioni dove si evince che le risorse impiegate per i servizi all’infanzia siano considerate spese superflue e sprechi”.

Dalle critiche agli auspici - “Vista la posizione – afferma il Pd - di totale chiusura da parte dell’assessore al ramo crediamo che sia necessaria l’apertura di una fase nuova con interlocutori credibili e seri, interlocutori che siano in grado di confrontarsi con le associazioni dei genitori, i comitati mensa e con tutte le forze sociali e politiche della nostra città senza chiusure o politiche del muro contro muro che, finora, hanno fatto solo del male ai bambini utenti dei servizi all’infanzia. Il Sindaco stesso dovrebbe prendere coraggio ed uscire dal suo status di apatia per spiegare, all’interno delle sedi competenti, quale sia la sua posizione sui servizi all’infanzia. Finora la presunzione dell’assessore Wagué unita all’inerzia del Sindaco ha creato un combinato disposto che ha fatto precipitare la qualità dei servizi educativi della nostra città rendendo Perugia esempio negativo di gestione. Invitiamo pertanto il Sindaco a riferire nelle sedi opportune, sia in Commissione che in Consiglio, evitando la fuga e la latitanza che fin ora hanno contraddistinto la sua attività politico-istituzionale anche e soprattutto in un tema così spinoso come quello dei servizi educativi e all’infanzia”.

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