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Cronaca

Omicidio Meredith, il memoriale di Guede dal carcere: "Ecco perchè sono innocente"

Per la prima volta dal 2007 sono visibili le 23 pagine del memoriale dell'unico condannato (ma in concorso) nel caso Meredith. Le accuse ad Amanda (il furto presunto dell'affitto), l'ingresso nella camera, il coltello e e la fuga con la ragazza ancora agonizzante

Per la prima volta pubblicato il memoriale di Rudy Guede che, a suo dire, inchioderebbe Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio del 2007 di Meredith Kercher in via della Pergola. Un memoriale che esce a pochi mesi dal nuovo processo a Firenze a carico degli ex fidanzati dopo l'annullamento dell'assoluzione d'Appello da parte della Cassazione. L'esclusiva porta la firma del nuovo settimanale "Giallo". Ecco i passaggi più significativi delle 23 pagine di Rudy Guede.

MEREDITH ARRABBIATA CON AMANDA LA SERA DEL DELITTO - "Non so che problemi avesse con Amanda ma sentii che si lamentava e allora mi alzai e andai verso camera sua, la vidi furiosa e disse, testuali parole: 'Quella tro...di una drogata'. Erano parole pesanti per due che erano amiche, poi chiesi che era successo e mi disse che non vedeva più i suoi soldi e mi fece vedere il cassetto accanto a letto dove teneva anche le biancheria intima". E' la teoria della difesa di Guede che ha sempre parlato di un furto dei soldi dell'affitto per la casa di via della Pergola alla base dell'omicidio.

I KILLER ENTRANO IN SCENA MENTRE GUEDE ERA IN BAGNO - "Il kebab mi aveva dato allo stomaco. Mentre ero nel bagno sentii il suono del campanello. Sono sicuro perchè ha suonato più di una volta, poi mi sono  messo la cuffia e ho ascoltato la musica del mio Ipod". Resta però un dubbio: perchè Amanda che abitava nella casa non ha aperto con la propria chiave ma ha dovuto suonare il campanello?

RUDY ESCE DAL BAGNO - "C'era questa figura girato di spalle, era dentro la stanza e ho detto: "Ehi che succdede?". Poi ho visto il corpo di Meredith in un lago di sangue. "Che cazzo hai combinato?": ho urlato e questo che non aveva accento straniero aveva il coltello in mano e ha cercato di colpirmi". In Appello Rudy Guede, già condannato in via definitiva, disse per la prima volta che si trattava di Raffaele Sollecito.

AGONIA E FUGA - "Mi sono inginocchiato  accanto a lei e ho preso un asciugamano e l'ho messo sul collo ma dopo poco tempo era tutto zuppo. Le ho chiesto che è successo e lei ripeteva quel suono: af...af (stava soffocando). Io ho pensato a me...sono fuggito".  Guede fuggì in Germania dove poi fu preso ed estradato

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