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Cronaca

Sanità, medico con le esclusività con il pubblico, ma con studiolo a casa

Senza dichiarare all'azienda ospedaliera di Perugia che operava anche in privato poteva incamerare uno stipendio maggiorato, oltre 150 euro a visita rigorosamente a nero. Le indagini dei Nas

Un medico non rilasciava ricevuta, segnava analisi non consone ai casi esaminati e altamente costose, ma soprattutto visitava i pazienti in un luogo molto particolare: una tavernetta dell'abitazione principale. E come se non bastasse aveva comunicato alla propria azienda ospedaliera di svolgere esclusiva attività pubblica, percependo così un terzo in più dello stipendio di un ordinario. 

 
Un quadro truffaldino che è stato scoperto dai Carabinieri dei Nas che dall'inizio dell'anno stanno svolgendo delle verifiche sul personale medico che opera in regime di intramenia o extramoenia. Il medico avrebbe indebitamente percepito dal sistema nazionale sanitario 66mila euro per l'esclusività non rispettata. A questi vanno ad aggiungersi i 150 euro a visita come ematologo chiedeva ai suoi pazienti casalinghi. L'indagine è partita grazie alla segnalazione di una paziente di Perugia.
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