rotate-mobile
Cronaca

Altro "sì" per far diventare l'Umbria la prima regione a somministrare farmaci alla marijuana

La maggioranza in Regione si allarga su questo provvedimento presentato dal capogruppo del Prc, Damiano Stufara. Nuovo sì dalla commissione: ecco cosa cambia e di cosa si tratta. Per il momento sono farmaci illegali in Italia

L'Umbria sempre più vicina ad essere la prima regione italiana a somministrare farmaci alla cannabis per i malati attraverso il sistema sanitario pubblico. In Commissione è arrivato un larghissimo voto favorevole e ora si passa direttamente in Consiglio regionale e la Giunta è pronta a studiare la proposta per una sua sperimentazione. La proposta di legge porta la firma del capogruppo del Prc, Damiano Stufara. 

LA SCHEDA - La proposta di legge prevede che la Regione permetta l'erogazione gratuita, in quanto a carico del Sistema sanitario regionale, dei farmaci cannabinoidi nei protocolli dei servizi di cure palliative e terapie del dolore,
PIANO TERAPEUTICO. La somministrazione avverrà sulla base di un piano terapeutico redatto da un medico specialista, dopo di che i farmaci potranno essere prescritti anche dai medici di famiglia. L'erogazione dei farmaci cannabinoidi potrà avvenire in ambito ospedaliero e in ambito domiciliare. La Giunta regionale potrà stipulare convenzioni con i centri e gli istituti autorizzati, ai sensi della normativa statale, alla produzione o alla preparazione dei farmaci cannabinoidi. Per ridurre il costo di tali farmaci, attualmente importati dall'estero, l'Esecutivo regionale è autorizzato ad avviare azioni sperimentali o specifici progetti pilota con altri soggetti autorizzati, secondo la normativa vigente, al fine di produrre farmaci cannabinoidi. La norma finanziaria della legge prevede che gli oneri siano sostenuti con le risorse del Fondo sanitario regionale.

COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO - Verrà istituito un Comitato tecnico-scientifico composto da un dirigente della struttura regionale competente, un medico esperto in terapia del dolore e cure palliative, due rappresentanti delle farmacie convenzionate, un farmacologo che abbia condotto ricerche, opportunamente documentate, sulle sostanze cannabinoidi e altri farmaci antidolorifici, due rappresentanti delle associazioni dei malati destinatari di tali terapie, un rappresentante delle associazioni dei farmacisti preparatori, un esperto legale, un esperto della comunicazione di massa. Ai componenti del comitato non spetta alcun compenso.

La Giunta regionale potrà avvalersi anche del Comitato tecnico-scientifico per assicurare livelli uniformi di accesso e di erogazione dei farmaci cannabinoidi, definire protocolli attuativi della presente legge, promuovere campagne di informazione alla popolazione sulle problematiche del dolore e sulla rete delle strutture deputate alla terapia del dolore e alle cure palliative, rilevare eventuali criticità, con particolare riferimento alle problematiche inerenti l'acquisizione e l'erogazione dei farmaci cannabinoidi, predisporre corsi di aggiornamento e formazione per gli operatori sanitari interessati, individuare e suggerire i filoni di ricerca scientifica finalizzata alla sperimentazione clinica dell'efficacia della cannabis nelle patologie neurologiche, infiammatorie croniche, degenerative, autoimmunitarie e psichiatriche.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Altro "sì" per far diventare l'Umbria la prima regione a somministrare farmaci alla marijuana

PerugiaToday è in caricamento